USA, McCarthy sfiduciato e cacciato da Speaker della Camera. Il blitz dei trumpiani – SDI Online
Kevin McCarthy, lo speaker repubblicano della Camera, è stato rimosso dal suo incarico a causa di una ribellione all’interno del partito guidata dalla destra radicale e trumpiana. Il voto in aula per la rimozione di McCarthy è stato storico, poiché è la prima volta che uno speaker viene bocciato e rimosso in questo modo.
La caduta di McCarthy ha causato caos nella leadership della maggioranza repubblicana alla Camera e ha paralizzato l’intero funzionamento dell’istituzione. Patrick McHenry, deputato repubblicano, è stato nominato speaker ad interim e dovrà gestire l’elezione di un nuovo speaker, ma non può avanzare alcuna agenda legislativa.
McCarthy ha annunciato che non si ricandiderà e sono stati menzionati come potenziali sostituti Steve Scalise e Tom Emmer. Fino all’elezione di un nuovo speaker permanente, la Camera non può funzionare né prendere iniziative, inclusa l’approvazione di una legge finanziaria per evitare uno shutdown governativo.
L’uscita di scena di McCarthy rappresenta un momento di svolta nella politica statunitense. Il sistema democratico degli Stati Uniti ha subito un duro colpo con la destituzione dell’oratore della Camera, creando tensioni all’interno del Partito Repubblicano e destabilizzando il governo.
La ribellione guidata dalla destra radicale e trumpiana ha dimostrato la profonda divisione che ancora esiste all’interno del Partito Repubblicano. Molti deputati hanno votato per la rimozione di McCarthy come un segnale di protesta nei confronti della leadership tradizionale del partito, che ritengono non abbia difeso appieno le politiche dell’ex presidente Donald Trump.
La nomina di Patrick McHenry come speaker ad interim ha suscitato controversie, poiché molte fazioni all’interno del partito non lo considerano un leader forte e temono che la sua nuova posizione possa danneggiare l’immagine del Partito Repubblicano.
Ora spetta alla Camera dei Rappresentanti trovare un nuovo leader, ma le divisioni all’interno del partito complicano il processo. Steve Scalise e Tom Emmer sono stati menzionati come possibili sostituti, ma la decisione finale dipenderà dai voti dei legislatori repubblicani.
Nel frattempo, la paralisi della Camera dei Rappresentanti ha conseguenze dirette sull’azione governativa. Senza un nuovo speaker, la Camera non può prendere iniziative o approvare leggi importanti come una legge finanziaria per evitare uno shutdown governativo.
La situazione politica negli Stati Uniti è instabile e in questo momento critico, il Partito Repubblicano si trova a un bivio. La scelta del nuovo speaker determinerà il futuro del partito e potrebbe avere ripercussioni sulle prossime elezioni. Sarà interessante seguire gli sviluppi politici e vedere come il Partito Repubblicano si adatterà a questa nuova fase.
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