Tre vite salvate da trapianti a cuore fermo a Bologna – SDI Online
Tre trapianti contemporanei sono stati eseguiti all’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna: uno di cuore, uno di polmoni e un combinato di fegato-rene. Questi importanti trapianti sono stati possibili grazie a un donatore e a una donazione “a cuore fermo”.
Il Policlinico Sant’Orsola diventa così il primo centro italiano per il numero di trapianti di cuore a cuore fermo, con un totale di tre. In Italia, la maggior parte dei trapianti si basa ancora sulle morti encefaliche, ma le donazioni a cuore fermo stanno aumentando.
Le donazioni a cuore fermo in Italia prevedono un tempo di osservazione di 20 minuti prima del prelievo degli organi, rispetto ai 5 minuti di altri paesi europei. Tra tutte le donazioni a cuore fermo, quella del cuore risulta essere la più complessa.
Questo risultato conferma l’impegno del Policlinico Sant’Orsola nella ricerca e nell’applicazione di nuove procedure, come quelle legate agli organi a cuore fermo. Infatti, il Policlinico si conferma al primo posto in Italia per il numero totale di trapianti di cuore.
Nel 2023, sono stati eseguiti 111 trapianti di fegato, 102 di rene e 11 di polmone al Sant’Orsola, dati superiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questi risultati sono frutto dell’impegno costante del Sant’Orsola nella ricerca e nella pratica di nuove procedure, come i trapianti di organi a cuore fermo.
L’assessore alla salute dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, ha commentato che questo è un altro grande risultato per il Sant’Orsola e per la sanità pubblica della regione. L’impegno del Policlinico nella ricerca e nell’applicazione di nuove procedure rappresenta una grande risorsa per la salute dei cittadini emiliano-romagnoli.