Tasso di disoccupazione al 7,6% e occupati al top – SDI Online
Nel terzo trimestre del 2023, il tasso di disoccupazione in Italia si mantiene stabile al 7,6% rispetto al trimestre precedente, ma registra una diminuzione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Secondo i dati, il numero di disoccupati nel periodo è di 1 milione 948mila persone, con un aumento di 2mila unità rispetto al trimestre precedente, ma una diminuzione di 80mila unità rispetto al terzo trimestre del 2022.
Un dato interessante è la diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni di 442mila unità. Questo potrebbe essere dovuto a una maggiore partecipazione al mercato del lavoro da parte di questa fascia di età.
Ma non sono solo dati negativi, poiché nei dati provvisori di ottobre 2023 si osserva una crescita degli occupati (+27mila, +0,1%) e dei disoccupati (+45mila, +2,3%) rispetto al mese precedente. Nel terzo trimestre 2023, gli occupati sono aumentati di 65mila unità (+0,3% rispetto al secondo trimestre), grazie alla crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+75mila, +0,5%) e degli indipendenti (+10mila, +0,2%), che hanno compensato il calo dei dipendenti a termine (-19mila, -0,6% in tre mesi).
Su base tendenziale, ossia rispetto all’anno precedente, si registra un aumento di 481mila occupati (+2,1%), coinvolgendo soprattutto dipendenti a tempo indeterminato (+3,1%) e indipendenti (+1,6%), ma non dipendenti a termine (-2,3%). Il numero di occupati nel terzo trimestre 2023 si attesta a 23.598.000, il livello più alto dall’inizio delle serie storiche del 2004, con un tasso di occupazione del 61,5% (+0,2 punti rispetto al trimestre precedente).
Un dato incoraggiante riguarda anche la situazione delle donne occupate, che salgono a 9.993.000, con un tasso di occupazione del 52,6%, il più alto dall’inizio delle serie storiche. Questo indica un progresso verso una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Tuttavia, è importante notare che il costo del lavoro per Unità di lavoro dipendente (Ula) è aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, a causa della crescita delle retribuzioni (+1,0%) e della stabilità degli oneri sociali. Su base tendenziale, il costo del lavoro è aumentato del 3,3% a causa dell’aumento della componente retributiva (+3,3%) e degli oneri sociali (+3,1%). Questa dinamica è sostenuta dagli incrementi retributivi nei contratti collettivi nazionali, in particolare nel settore industriale.
In conclusione, i dati del terzo trimestre del 2023 mostrano una stabilità nel tasso di disoccupazione, un aumento degli occupati, in particolare dei dipendenti a tempo indeterminato e degli indipendenti, nonché un aumento delle donne occupate. Tuttavia, è necessario prestare attenzione al costo del lavoro, che continua a crescere.
“Amante della cultura pop. Fanatico dei social media. Ninja di Internet dilettante. Piantagrane devoto. Imprenditore. Futuro idolo degli adolescenti.”