Taiwan registra finora la più grande incursione giornaliera dell’aeronautica cinese
Pechino rivendica la piena sovranità su Taiwan, una democrazia di quasi 24 milioni di persone situata al largo della costa sud-orientale della Cina continentale, nonostante le due parti governino separatamente da più di sette decenni.
Taiwan si è lamentata negli ultimi mesi delle ripetute missioni dell’aeronautica cinese vicino all’isola, che sono concentrate nella parte sud-occidentale della zona di difesa aerea vicino alle isole Pratas controllate da Taiwan.
La Federal Aviation Administration degli Stati Uniti definisce un ADIZ come “un’area specifica di spazio aereo su terra o acqua all’interno della quale uno Stato richiede l’identificazione, il posizionamento e il controllo del traffico aereo immediati e positivi nell’interesse della sicurezza nazionale del paese”.
ADIZ non è la stessa cosa dello spazio aereo sovrano, che si estende per 12 miglia nautiche da una costa statale.
Il ministero della Difesa di Taiwan ha affermato che l’ultima missione cinese includeva 14 caccia J-16 e sei caccia J-11, oltre a quattro bombardieri H-6 che possono trasportare armi nucleari, un antisommergibile, guerra elettronica e aerei di preallarme.
Il ministero ha aggiunto che aerei da combattimento taiwanesi sono stati inviati per intercettare e avvertire gli aerei cinesi e sono stati schierati sistemi missilistici per monitorarli.
Non solo aerei cinesi hanno volato in un’area vicino alle isole Pratas, ma bombardieri e alcuni caccia hanno sorvolato la parte meridionale di Taiwan vicino alla punta inferiore dell’isola, secondo una mappa fornita dal ministero.
Il ministero della Difesa cinese non ha risposto a una richiesta di commento.
La Cina ha in passato descritto tali missioni come necessarie per salvaguardare la sovranità del Paese e far fronte alla “collusione” tra Taipei e Washington, che non hanno relazioni diplomatiche formali.
La Cina descrive Taiwan come la sua questione regionale più delicata e una linea rossa che gli Stati Uniti non dovrebbero oltrepassare. E non ha mai rinunciato al potenziale uso della forza per assicurare un’eventuale unificazione.
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