Stiato su accordo ostaggi, Hamas: Netanyahu procrastina. IN DIRETTA – Sky Tg24
Parenti ostaggi di Hamas abbandonano incontro con gabinetto di guerra
I parenti degli israeliani tenuti in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza hanno deciso di abbandonare un incontro con i membri del gabinetto di guerra. Secondo quanto riferito, durante l’incontro è stato loro comunicato che gli obiettivi di liberare gli ostaggi e rovesciare Hamas sono ugualmente importanti.
Udi Goren, parente di uno degli ostaggi, ha dichiarato che l’incontro aveva lo scopo di spiegare gli obiettivi di Israele nella guerra. Tuttavia, è stato comunicato loro che l’obiettivo primario della guerra era garantire il rilascio degli ostaggi, ma ora gli altri membri del gabinetto dicono che ci sono due obiettivi ugualmente importanti.
Questa decisione ha creato un’onda di delusione tra i parenti degli ostaggi, che si sono espressi affermando che se Israele vuole dimostrare di valorizzare la vita umana, le parole non bastano e la liberazione degli ostaggi deve essere l’obiettivo principale della guerra. Hanno ribadito che desiderano che venga santificata la vita e che i loro cari vengano riportati a casa vivi.
La situazione ha inoltre scatenato una reazione da parte della politica israeliana. Circa cento membri della Knesset hanno promesso di credere che la liberazione degli ostaggi debba essere lo scopo supremo nella guerra. Anche il Primo Ministro Netanyahu ha fatto una dichiarazione, affermando che entrambi gli obiettivi sono ugualmente importanti.
L’incontro con i parenti degli ostaggi si era tenuto per spiegare loro gli scopi e gli obiettivi di Israele nella guerra. Tuttavia, la decisione di ritenere entrambi gli obiettivi ugualmente importanti ha lasciato i parenti degli ostaggi delusi e sconcertati. Hanno espresso la necessità che si passi dalle parole ai fatti e che la liberazione degli ostaggi diventi l’obiettivo principale della guerra.
Le speranze e le preoccupazioni dei parenti degli ostaggi rimangono forti, mentre la comunità internazionale osserva attentamente lo sviluppo della situazione nella Striscia di Gaza, sperando in una soluzione pacifica che possa riportare la pace e la sicurezza per entrambe le parti coinvolte.
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