Spread, così dallultimo (involontario) assist della BCE
Lo spread italiano continua ad attirare l’attenzione, con un differenziale di rendimento rispetto ai titoli di Stato tedeschi che ha oscillato tra i 116 e i 127 punti base. Si tratta di un livello che non si registrava da oltre due anni, avvicinandosi alla soglia psicologica di “quota 100”, che non viene superata dal settembre 2021.
Il ministro dell’Economia ha sottolineato la fiducia del mercato nella gestione economica della premier Meloni, ma vi sono anche altri motivi per il rinnovato interesse verso il debito italiano a livello internazionale. Il recente aumento dell’appetito per il rischio tra gli investitori e i problemi economici della Germania hanno contribuito al calo dello spread Italia-Germania.
Le modifiche apportate dalla Banca Centrale Europea al quadro di politica monetaria hanno avuto un impatto positivo sul rischio sovrano e di finanziamento in Europa, con conseguenze anche sui titoli di Stato italiani. L’ottimismo generale nel contesto economico ha anche spinto i rendimenti dei BTp italiani verso il basso, beneficiando dell’ambiente favorevole creato dalle politiche della BCE.
In sintesi, il clima di fiducia nei confronti dell’economia italiana sembra essere in costante evoluzione, con fattori interni ed esterni che influenzano la percezione e l’interesse degli investitori verso il debito italiano. Resta da monitorare da vicino l’andamento dello spread e le prossime mosse delle istituzioni finanziarie europee per valutare l’evoluzione della situazione nei prossimi mesi.