Spazio, tracciato il più vasto campo magnetico in un ammasso di galassie – SDI Online
L’Italia ha recentemente partecipato a una ricerca internazionale che ha lo scopo di studiare l’ammasso di galassie “El Gordo”. Questa mappatura dell’ammasso è stata effettuata quando l’Universo aveva solamente 6,2 miliardi di anni, fornendo quindi importanti informazioni sulla sua composizione e la sua evoluzione nel corso del tempo. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Nature Communications”, ha utilizzato una tecnica innovativa chiamata Synchroton Intensity Gradients (SIG) per mappare il campo magnetico all’interno dell’ammasso.
Gli studiosi, durante questa ricerca, hanno utilizzato i radiotelescopi Very Large Array (VLA) e MeerKAT. L’obiettivo principale era quello di comprendere meglio l’evoluzione del campo magnetico nell’Universo. Gli ammassi di galassie sono infatti composti non solo da galassie, ma anche da gas e materia oscura e i campi magnetici presenti al loro interno giocano un ruolo fondamentale nell’evoluzione del gas e nell’accelerazione delle particelle cariche e dei raggi cosmici.
La mappatura dei campi magnetici su una scala così vasta, come quella di un ammasso di galassie, è estremamente complessa a causa delle grandi distanze e delle interazioni tra i flussi di gas. Pertanto, l’utilizzo della tecnica SIG si è rivelata fondamentale per riuscire ad ottenere dati accurati e dettagliati su tali campi magnetici.
Questa ricerca rappresenta un importante passo avanti nella comprensione dell’Universo e delle sue complesse dinamiche. L’Italia ha dimostrato ancora una volta il suo ruolo di rilievo nel campo della ricerca scientifica internazionale, contribuendo con successo a questo studio incentrato sull’ammasso di galassie “El Gordo”. Grazie alla collaborazione tra diverse nazioni e all’utilizzo di strumentazioni avanzate, gli scienziati sono riusciti ad apportare nuove conoscenze e ad ampliare la nostra comprensione dell’Universo e della sua evoluzione nel corso dei miliardi di anni.
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