Simbolo della giovinezza, la Vespa italiana compie 75 anni
Inizio Da quando Audrey Hepburn ha dominato la sua Vespa nella classica “Vacanze Romane” del 1953, lo scooter italiano è stato un simbolo di glamour ed eleganza e nel suo compleanno di 75 anni molti italiani lo tengono ancora saldamente. “Possiedo la Vespa da 12 anni e ho tre anni”, ha detto Marco Guerrei, un ragioniere rumeno sulla quarantina. “Volevo una bici a due ruote originale più degli scooter giapponesi, oltre ad essere fatta di metallo, non di plastica, è più resistente”, ha detto ad AFP.
Sebbene sia un mezzo di trasporto pratico per lui, si rammarica che per molti “è uno status symbol – nel quartiere in cui vivo tutte le persone di successo hanno una Vespa”. Le avventure di Hepburn e Gregory Peck a Roma portarono alla fama di Vespa negli anni ’50, ma risale al 23 aprile 1946, quando fu registrato il primo brevetto per produrla in Italia. La leggenda vuole che il nome – che significa “vespa” in italiano – sia venuto da Enrico Piaggio, fondatore dell’omonima casa automobilistica, che ha paragonato il rumore del suo motore a quello di un insetto.
Dopo settantacinque anni e 19 milioni di unità, Vespa non ha perso nulla del suo fascino, nonostante i suoi problemi di guida a Roma, con le sue piccole ruote inadatte a buche e ciottoli. “Sono 19 milioni di storie di giovani uomini e donne, intere generazioni hanno sognato e conquistato la libertà attraverso Vespa”, ha esaltato una dichiarazione di Piaggio in occasione del memoriale di venerdì. Dal 1946 la Vespa è prodotta a Pontedera, in Toscana, anche se negli ultimi anni è stata anche in uno stabilimento in India e in un altro in Vietnam. – Agenzia di stampa Francia
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