Siamo sicuri che valga la pena lasciare le attività spaziali nelle mani di pochi e instabili miliardari? – Il Fatto Quotidiano Siamo sicuri che valga la pena lasciare le attività spaziali nelle mani di pochi e instabili miliardari?
La Giornata Nazionale dello Spazio, celebrata il 16 dicembre in Italia, commemora il lancio del satellite San Marco 1, che ha reso l’Italia la terza nazione a mettere in orbita un satellite proprio. Tuttavia, c’è una discrepanza tra la data effettiva del lancio, avvenuto il 15 dicembre 1964, e la data della celebrazione.
Si ipotizza che, quando la Giornata è stata istituita nel 2021, qualcuno nel governo italiano non si è informato correttamente. Nonostante questo, il settore spaziale è notevolmente cambiato nel corso degli anni. Da quando è stato lanciato il primo satellite, lo Sputnik, l’umanità ha messo in orbita oltre 11.000 satelliti, di cui circa 7.000 sono ancora attivi.
Attualmente ci sono circa 4.000 satelliti funzionanti, mentre gli altri sono guasti o non più in uso. Il primo uomo a vedere la Terra dallo spazio è stato Yuri Gagarin, ma oggi ci sono già state 610 persone nello spazio, escludendo i turisti spaziali.
Le missioni lunari non attirano più l’attenzione come una volta, ma la ricerca cosmologica e astronomica ha fatto progressi significativi. Oltre alle sue implicazioni scientifiche, lo spazio è diventato una componente strategica, geopolitica ed economica di primaria importanza.
I finanziamenti pubblici sono fondamentali per l’esplorazione spaziale, ma i capitali privati stanno diventando sempre più rilevanti nel settore. Tuttavia, sorgono preoccupazioni riguardo all’affidamento delle attività spaziali a pochi miliardari, dato l’incerto equilibrio mentale di alcuni di loro.
Gli attuali accordi internazionali non sono più sufficienti per gestire l’utilizzo dello spazio. Ci sono cinque trattati internazionali che regolamentano l’uso dello spazio e definiscono la giurisprudenza spaziale. Tuttavia, questi trattati devono essere aggiornati per affrontare le questioni legali, etiche e morali legate all’esplorazione e all’uso dello spazio.
È necessario definire un approccio internazionale per affrontare tali questioni, proprio come si sta discutendo del cambiamento climatico. È di fondamentale importanza affrontare la questione dello spazio prima che sia troppo tardi.