Sei paesi tik tok donne | L’Italia premia 25 giocatori con contratti centrali
I 25 atleti saranno divisi in tre fasce, determinate dal Consiglio Direttivo, che ha convenuto di introdurre un contratto di collaborazione sportiva con cadenza annuale, che verrà rinnovato nelle prossime stagioni.
L’obiettivo è quello di sostenere l’attività professionale delle migliori giocatrici italiane, obbligandole a periodi compresi tra 80 e 130 giorni con la Nazionale all’anno.
I contratti centrali sono destinati a sostituire o integrare il progetto di sovvenzione sviluppato per la nazionale femminile italiana a partire da dicembre 2020.
La FIR investirà più di 350.000 euro nella squadra italiana, permettendo loro di prepararsi al meglio in vista della Coppa del Mondo di rugby in autunno.
Alcuni dei più grandi nomi sono stati inseriti tra i 25 a guadagnare un contratto professionale, come il capitano Manuela Forlan, il capitano Sarah Baraten e nomi del calibro di top player Melissa Bitoni, Beatrice Rigoni ed Elisa Giordano.
Parlando dello storico passaggio al contratto professionistico, il presidente IAAF Marzio Innocenti ha dichiarato: “La nostra visione per gli atleti che uniscono capacità atletiche a interessi non sportivi, come lavoro e studio, ha guidato lo sviluppo del contratto con gli Azzurri.
“Un percorso per il quale vorrei ringraziare la Cancelliera Federale Francesca Galina, che ha lavorato fin dal primo giorno per raggiungere questo obiettivo, e Giocatori Italia Rugby Associati, per aver rappresentato e supportato le ragazze nel raggiungimento di un accordo centrale con FIR.
“Il rugby femminile sta diventando sempre più competitivo a livello internazionale e le nostre migliori atlete sotto contratto consentiranno loro di competere nell’arena dei match test”.
Forlan è stata anche felice di annunciare la sua squadra in vista delle finali della Coppa del mondo di rugby in Nuova Zelanda.
Ha aggiunto: “Lasciare la maglia in un posto migliore di quello che ho trovato è il desiderio e l’obiettivo di qualsiasi giocatore.
“Questo accordo segna una prima svolta importante per il futuro della Nazionale femminile e, per me e le altre veterane del girone, rappresenta la migliore eredità possibile per le future generazioni azzurre.
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