SDI Online: Evergrande sospende le sue azioni alla Borsa di Hong Kong: la decisione dopo 3 giorni di «caduta libera»
Evergrande sospende la quotazione delle sue azioni alla Borsa di Hong Kong, e il crollo del valore delle azioni ha raggiunto il 51% in soli tre giorni. Al momento della chiusura, le azioni di Evergrande avevano un valore di 32 centesimi di dollaro, equivalente a 0,039 euro. Questa cifra è molto lontana dai 25,80 dollari di Hong Kong, equivalenti a 3,14 euro, che valeva il titolo Evergrande nel luglio 2020, prima che l’azienda affrontasse un’enorme esplosione del debito di 327 miliardi di dollari.
Il governo cinese ha dichiarato nel agosto 2020 la necessità di riacquistare il controllo del settore delle costruzioni a causa delle speculazioni e dei debiti accumulati dalle imprese immobiliari, tra cui Evergrande. Queste imprese sono state adesso circondate da regole che limitano i finanziamenti bancari. Nel marzo 2022, le azioni di Evergrande sono state congelate in attesa di una soluzione.
Questa settimana sono stati arrestati diversi dirigenti dell’azienda, l’emissione di bond è stata bloccata e non sono state onorate alcune obbligazioni in scadenza. Inoltre, il fondatore di Evergrande, Xu Jiayin, è stato prelevato dalla polizia e messo sotto “sorveglianza domiciliare”. Gli esperti prevedono che l’annuncio della bancarotta di Xu Jiayin sia imminente.
Questa situazione sta suscitando preoccupazioni significative nel settore finanziario e nell’intera economia cinese. Gli analisti temono che il collasso di Evergrande possa avere ripercussioni sul mercato immobiliare e sulla stabilità finanziaria del paese. La crescita del debito delle imprese immobiliari è diventata ormai insostenibile e il governo cinese si sta preparando ad affrontare le conseguenze di questa crisi.
Mentre gli investitori e i consumatori sono in ansiosa attesa degli sviluppi futuri, l’attenzione si concentra ora sull’annuncio ufficiale della bancarotta di Xu Jiayin e sulle misure che il governo cinese prenderà per mitigare l’impatto di questa crisi sia sul mercato immobiliare che sull’economia in generale.