Riforma del contenzioso: come cambierà il processo tributario – SDI Online
Il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto legislativo riguardante il contenzioso tributario. La riforma, mira ad aumentare la digitalizzazione e ad utilizzare il canale digitale per le udienze, sarà applicata a partire dal 1° settembre 2024.
Tra le principali novità, vi è l’abolizione del reclamo e il potenziamento dell’informatizzazione della giustizia tributaria. L’obiettivo della riforma è accelerare la fase cautelare e digitalizzare il sistema processuale.
Con l’entrata in vigore delle nuove norme, saranno introdotte nuove modalità di testimonianza scritta e di assistenza tecnica con firma digitale. Inoltre, sarà possibile delegare al difensore la firma digitale per favorire la digitalizzazione del sistema processuale.
Un’altra importante novità riguarda l’ampliamento delle ipotesi di litisconsorzio in caso di vizi della notificazione. Le comunicazioni di segreteria e le notificazioni dovranno avvenire esclusivamente in modalità telematica.
Inoltre, i provvedimenti giurisdizionali dovranno essere redatti in modo chiaro e sintetico. Sarà introdotta la possibilità di svolgere udienze a distanza con la partecipazione dei contribuenti, dei giudici e del personale amministrativo.
La nuova riforma prevede anche la possibilità di avere una sentenza semplificata in alcuni casi di ricorso. Tuttavia, non saranno ammesse nuove prove o documenti in appello, salvo alcune eccezioni.
In generale, il giudice di appello non potrà basare la sua decisione su prove che potrebbero essere state acquisite nel giudizio di primo grado.
Con questa riforma, l’Italia mira a rendere più efficiente e veloce il processo di contenzioso tributario, utilizzando al massimo le potenzialità offerte dalla digitalizzazione.