Pressione arteriosa: perché è più pericolosa se è alta di notte. Sintomi, cosa fare – SDI Online
Ipertensione notturna, un fattore di rischio cardiovascolare significativo
Una ricerca pubblicata su Lancet ha confermato che l’ipertensione notturna è un fattore di rischio cardiovascolare significativo. Secondo lo studio, l’aumento della pressione durante la notte è più pericoloso di quello durante il giorno. Pertanto, misurare la pressione durante le 24 ore può essere più accurato nella prevenzione di morte per cause cardiovascolari rispetto alle misurazioni effettuate in ambulatorio.
Le persone che hanno ipertensione notturna hanno un maggiore rischio di eventi cardiovascolari, a causa della mancata riduzione della pressione durante la notte. Tuttavia, ci sono modi per modulare l’ipertensione notturna, come l’uso di farmaci antipertensivi o l’assunzione di farmaci per la pressione alla sera.
È importante determinare con attenzione le caratteristiche dello stato ipertensivo, comprendendo i diversi tipi di ipertensione come quella “sostenuta”, “da camice bianco” e “mascherata”. L’ipertensione mascherata è associata a un aumento del rischio cardiovascolare, mentre l’ipertensione da camice bianco non lo è.
Anche se la pressione alta di solito non dà sintomi evidenti, ci sono alcuni segnali da tenere d’occhio, come mal di testa, ridotta tolleranza all’esercizio e bisogno frequente di urinare di notte. Pertanto, è consigliabile misurare regolarmente la pressione, soprattutto a partire dai 20 anni di età, e tenere sotto controllo i fattori di rischio come il fumo, il colesterolo alto e la sedentarietà.
I valori ideali di pressione per la salute sono inferiori a 130/85 mmHg. Tuttavia, un parametro importante da considerare nella cura dell’ipertensione è la pressione differenziale, ovvero la differenza tra la massima e la minima pressione. Un’elevata pressione differenziale è associata a un maggior rischio cardiovascolare e potrebbe richiedere un trattamento antipertensivo bilanciato.
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