Onu, i civili di Gaza rischiano la morte per fame – SDI Online
I civili di Gaza sono a rischio di morire di fame a causa della grave carenza di cibo e acqua, ha avvertito il Programma Alimentare Mondiale dell’Onu (PAM). Secondo l’organizzazione, la situazione nella regione è arrivata a un punto critico, con il cibo e l’acqua praticamente inesistenti. Con l’arrivo dell’inverno, la situazione si aggrava ulteriormente, poiché i rifugi sovraffollati e non sicuri mettono i civili di Gaza di fronte alla minaccia immediata di morire di fame.
La direttrice esecutiva del PAM, Cindy McCain, ha emesso una nota dichiarando che la situazione impone un intervento urgente per evitare una catastrofe umanitaria. “Gli abitanti di Gaza stanno vivendo una grave crisi alimentare e idrica”, ha sottolineato McCain. “Senza cibo e acqua pulita, i civili sono a rischio di malnutrizione e malattie mortali. È essenziale agire immediatamente per garantire il loro accesso a questi beni di prima necessità”.
La situazione nella striscia di Gaza è aggravata anche dal blocco imposto da Israele, che rende difficile l’arrivo di aiuti umanitari nella regione. McCain ha richiesto un allentamento delle restrizioni per consentire un migliore accesso all’assistenza alimentare e idrica. “Senza un aumento delle forniture e un miglior accesso alle risorse, la situazione diventerà sempre più disperata”, ha avvertito la direttrice esecutiva del PAM.
L’appello del PAM avviene in un momento critico, in cui la pandemia di COVID-19 ha già aggravato la situazione umanitaria nella regione. Oltre alla mancanza di cibo e acqua, i civili di Gaza devono affrontare anche la diffusione del virus e la grave crisi economica. L’organizzazione internazionale sta lavorando per fornire assistenza alimentare e idrica di emergenza, ma la situazione richiede un maggiore impegno e sostegno dalla comunità internazionale.
L’attenzione sull’emergenza umanitaria a Gaza è fondamentale affinché venga adottata un’azione immediata per salvare vite umane. Oltre ai sforzi del PAM, è necessaria una risposta coordinata da parte delle organizzazioni internazionali e dei governi per fornire cibo e acqua ai civili di Gaza e allentare le restrizioni imposte dal blocco. Solo attraverso una risposta tempestiva e congiunta sarà possibile evitare una catastrofe umanitaria nella striscia di Gaza.
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