Nuova Legge in Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia-Corriere.it
Teste VenetoE il Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia Hanno sparato, giovedì, Tre decreti Con contenuti quasi identici (sono “in realtà identici, tranne alcuni corridoi secondari, semplicemente nella forma”, ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Fedriga), coordinando gli sforzi per contrastare la crescita dell’epidemia di Covid nelle loro regioni. Il contenuto di questi decreti si aggiunge a quanto già previsto dalla “zona gialla” nazionale, primo fra tutti il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino successivo. (Ecco tutto quello che puoi fare nella zona gialla).
Domani, venerdì, a seguito della riunione in sala di controllo tra il governo e le regioni e i comuni di giovedì, verrà determinato il potenziale movimento di altre aree nelle aree a maggior rischio (arancia un Rossa).
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Nuovo assetto di Zaia in Veneto
L ‘Ordine approvato dal Presidente VenetoLuca ZaiaSii influente Da domaniE il 13 novembre e rimarrà in vigore almeno fino al 3 dicembre.
Le maschere vanno sempre indossate, anche all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni di età, di coloro che svolgono attività sportive intense, dei disabili, degli assistenti e delle persone che non possono indossarle per motivi medici. In caso di riduzione per mangiare o fumare deve essere garantita una distanza di un metro. L’uso è obbligatorio sui mezzi pubblici, e sui mezzi privati se non ci sono conviventi.
È vietato passeggiare per le strade e le piazze dei centri storici, delle città e delle zone affollate. Bacino “no” – spiega Zaia – niente macchia, la spiaggia non è affollata.
Nei giorni che precedono le festività vengono chiuse le strutture di vendita di grandi e medie dimensioni, sia con punti vendita singoli che con più punti vendita, anche outlet. Restano aperti solo negozi di alimentari, farmacie, drogherie, tabaccherie ed edicole.
– Nei giorni festivi è vietata qualsiasi forma di vendita, compresi piccoli negozi e negozi limitrofi, ad eccezione delle stesse categorie (alimentari, farmacie, drogherie, tabacchi, edicole).
Può entrare nei negozi una persona per famiglia, ad eccezione di persone con difficoltà o bambini di età inferiore ai 14 anni. Nei centri commerciali e nei supermercati vanno preferiti gli over 65 nelle prime due ore di apertura (ma non è un obbligo).
– Il mercato all’aperto è vietato tranne che nei comuni, dove i sindaci hanno predisposto una planimetria che prevede il perimetro dell’area esterna, un varco di ingresso e uno di uscita, ed è presente il monitoraggio che verifica distanze, raggruppamento e controllo accessi.
– I bar e i ristoranti rimangono aperti fino alle 18:00, ma dalle 15:00 è possibile mangiare solo seduti all’interno o all’esterno dell’edificio.
Sospensione delle lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato nelle scuole primarie e secondarie dal secondo ciclo.
Le attività sportive e di movimento e le passeggiate sono consentite nei parchi pubblici e di campagna, a condizione che sia rispettata una distanza di due metri per lo sport e un metro per il resto delle uscite all’aperto.
Nelle competizioni sportive che si svolgono in Veneto possono accedervi gli atleti e tutti gli accompagnatori se in possesso dell’attestato di aver sostenuto la prova entro un periodo non inferiore a 72 ore prima della gara.
La nuova legge in Emilia-Romagna
Il decreto è stato emesso da un governatoreEmilia-Romagna, entrato in vigore Bonacini Da sabato 14 novembre e rimarrà in vigore almeno fino al 3 dicembre.
Le maschere vanno sempre indossate, anche all’aperto, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 6 anni, di coloro che svolgono attività sportive intense, dei disabili, degli assistenti e delle persone che non possono indossarle per motivi medici. In caso di riduzione per mangiare o fumare deve essere garantita una distanza di un metro. L’uso è obbligatorio sui mezzi pubblici, e sui mezzi privati se non ci sono conviventi.
È vietato passeggiare per le strade e le piazze dei centri storici, delle città e delle zone affollate. Le attività sportive (corsa, bicicletta: in ogni caso vanno svolte individualmente) e motorie (camminata, da fare con maschera) devono svolgersi in zone verdi e oceaniche.
Nei giorni che precedono le festività vengono chiuse le strutture di vendita di grandi e medie dimensioni, sia con punti vendita singoli che con più punti vendita, compresi iutlet. Restano aperti solo negozi di alimentari, farmacie, drogherie, tabaccherie ed edicole.
– Nei giorni festivi è vietata qualsiasi forma di vendita, compresi piccoli negozi e negozi limitrofi, ad eccezione delle stesse categorie (alimentari, farmacie, drogherie, tabacchi, edicole).
Ai negozi può accedere una persona per famiglia, ad eccezione di persone con difficoltà o bambini di età inferiore ai 14 anni. Nei centri commerciali e nei supermercati vanno preferiti gli over 65 nelle prime due ore di apertura (ma non è un obbligo).
– Il mercato all’aperto è vietato tranne che nei comuni, dove i sindaci hanno predisposto una planimetria che prevede il perimetro dell’area esterna, un varco di ingresso e uno di uscita, ed è presente il monitoraggio che verifica le distanze, il raggruppamento e il controllo degli accessi.
È sempre vietato consumare cibi e bevande in luoghi pubblici o aperti al pubblico
– Bar e ristoranti restano aperti fino alle 18:00, ma dalle 15:00 si può mangiare solo seduti, all’interno o all’esterno dell’edificio, e in locali “sistemati”.
Le lezioni di ginnastica, canto e macchine del vento sono state sospese nelle scuole primarie e secondarie, in quanto considerate ad alto rischio.
Nuovo decreto in Friuli-Venezia Giulia
Decreto in Friuli Venezia GiuliaFirmato dal Governatore Massimiliano FedrigaSii influente Efficace sabato 14 novembre e rimarrà in vigore almeno fino al 3 dicembre.
Le maschere vanno sempre indossate, anche all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni di età, di coloro che praticano attività sportive intense, dei disabili, degli ausiliari e delle persone che non possono indossarle per motivi medici. In caso di riduzione per mangiare o fumare deve essere garantita una distanza di un metro. L’uso è obbligatorio sui mezzi pubblici, e sui mezzi privati se non ci sono conviventi.
È vietato passeggiare per le strade e le piazze dei centri storici, delle città e delle zone affollate. Lo sport (corsa, bicicletta: in ogni caso, da fare individualmente) e le attività motorie (camminata, da fare con maschera) dovrebbero svolgersi in aree verdi e oceaniche.
Le maschere devono essere sempre indossate, anche all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni di età, di coloro che svolgono attività sportive intense, dei disabili, degli ausiliari e delle persone che non possono indossarle per motivi medici. In caso di riduzione per mangiare o fumare deve essere garantita una distanza di un metro. L’uso è obbligatorio sui mezzi pubblici, e sui mezzi privati se non ci sono conviventi.
– Nei giorni antecedenti le ferie vengono chiuse le strutture di vendita di grandi e medie dimensioni, sia con punti vendita singoli che con più punti vendita, inclusi iutlet, restano aperti solo i negozi di alimentari, farmacie, drogherie, tabaccherie ed edicole.
– Nei giorni festivi è vietata qualsiasi forma di vendita, inclusi piccoli negozi e negozi vicini, fatta eccezione per le stesse categorie (alimentari, farmacie, drogherie, tabacchi, edicole).
– Può entrare nei negozi una persona per famiglia, ad eccezione degli accompagnatori con difficoltà o dei bambini di età inferiore ai 14 anni. Nei centri commerciali e supermercati è necessario inserire gli anziani di età superiore ai 65 anni nelle prime due ore di apertura (ma non è un obbligo) .
– Il mercato all’aperto è vietato tranne che nei comuni, dove i sindaci hanno predisposto una planimetria che prevede il perimetro dell’area esterna, un varco di ingresso e uno di uscita, ed è presente il monitoraggio che verifica le distanze, il raggruppamento e il controllo degli accessi.
– L’attività di gestione del cibo e delle bevande viene svolta nella struttura dopo le tre del pomeriggio fino alla chiusura, esclusivamente con bevande seduti. È vietato il consumo all’aperto, su terreni pubblici o aperto al pubblico, tranne che in sessioni di lavoro.
Sospensione lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato nelle scuole di primo ciclo.
Verso un nuovo decreto in Campania
Per quanto riguarda anche la Campania, l’Unità Distrettuale di Crisi ha annunciato la creazione di nuove zone rosse nelle città della Campania con un alto numero di vittime e misure per frenare le attività commerciali non essenziali: “In queste ore si decide di creare zone rosse nelle città campane dove c’è un alto livello di Vittime e dove è necessario ridurre sensibilmente la mobilità, in coordinamento con i Governatorati competenti e con i Comuni, per garantire l’indispensabile ricorso alle forze di polizia per il controllo delle regioni “, dichiara l’Unità di crisi.
12 novembre 2020 (modifica il 12 novembre 2020 | 21:19)
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