Nations League, Italia 2-0 Polonia. Il primo Azuri del gruppo
Dominio degli azzurri, che poi hanno preso l’iniziativa dal dischetto, con i polacchi a dieci, chiudendo il match in finale. La partita di mercoledì a Sarajevo contro la Bosnia ed Erzegovina è stata decisiva
Ha dominato e sofferto fino a 7 ‘dalla fine, meritatissimo, l’inno calcistico che Mancini ha iniettato nelle vene di questa squadra, a chi gioca: una vittoria che permette all’Italia di essere padrona del proprio destino: vincendo mercoledì in Bosnia, vincerà il proprio girone e così potrà giocare in terra natale, ottobre Successivamente, la Nations League. Una squadra più forte di un’emergenza senza precedenti (più di venti giocatori indisponibili), una settimana invasa da mille difficoltà e dirigendo anche l’arbitro, che non era supportato dalle foto di Var, perdonò la Polonia in rosso a Lewandowski, era probabile che Guralski (poi espulso) Per doppia ammonizione) e un rigore che avrebbe portato l’Italia sul 2-0, prima che Berardi raddoppiasse sul lato decisivo.
Opzioni
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Il tandem Mancini-Ivani ha risolto i tre dubbi Eva a favore di Florenzi (con fascia da capitano), Bastoni e Bernardeschi, il mio preferito di Lorenzo, Romanioli (in panchina, ma decisamente non al vertice) e Berardi. Completa la difesa di Acerbi ed Emerson, a centrocampo di Locatelli e Barella al fianco di Jorginho, davanti a Belotti che stringe i denti e Insigne trova il suo posto sulla fascia sinistra. L’allenatore polacco chiude a centrocampo: una forte coppia centrale davanti alla difesa (Krishoviak e Moder) e Linetti alle spalle di Lewandowski (a volte al fianco), con Zemansky e Gozoiak sulle fasce. Tre quarti della difesa “italiana”: Berezinski e Rica sulle fasce, Glick al centro accanto a Bednarik.
Prima metà
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Per 45 ‘è solo Italia, Donarumma può limitarsi a guardare il fantasma Lewandowski molto solo e un po’ letargico, non mettendolo in condizione di farsi male da un lato timido, che sembra voler solo capire come stanno andando le cose. Affermano che l’Italia attacca la partita come al solito, e la gestisce con possesso palla e buon dialogo, supportata da una pressione alta che cerca subito di recuperare palla. Già dopo 7 ‘Szczesny capisce che non sarà una serata tranquilla, quando dovrà allungare per distrarre Bernardeschi’ sinistro. Dopo la paura per un giocatore della Juventus che interrompe la partita toccando il piede sinistro mentre cade a terra, l’Italia inizia a ricamare come prima. Ed è già di passaggio al 20 ‘: da Bernardeschi a Parrilla, dentro Insigne, che ha segnato un gol annullato dal francese Turbine perché c’era Belotti – impossibilitato a muoversi – a bloccare il tentativo di salvataggio del portiere. Viene chiamato Var, non esiste, ma le foto da sole fanno capire che la partecipazione del centrocampista all’azione non è irrilevante. Invece Var avrebbe servito eccome, subito dopo, quando Lewandowski gli sfugge di gomito su un centrocampo bastoni che valeva il rosso. Ma l’Italia non si scoraggia: il tiro di Insigne, che devia in corner (26 minuti), è l’inizio diretto del vantaggio degli Azuri. Chi arriva su rigore allestito nella regione di Belotti, che a Krishoviak coglie meravigliosamente il tempo su cross di Bernardeschi: al 27 ‘Juerginho salta incessante dal dischetto. E il raddoppio può arrivare fino a 35 minuti, quando il sinistro di Gallo è alto su fresco invito di Insigne.
l’altra metà
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Un’altra Polonia, non solo perché Brzeczek con Zielinski ha aumentato un po ‘la trazione anteriore, avvicinando il Napoli al Linetty e rendendo Lewandowski meno isolato. Ma dura poco, perché l’Italia è già dopo 4 ‘torna a spaventare la Polonia (da Bernardeschi a Parela, tiro alto) e all’8’ sfiora il 2-0, con un destro – il suo tiro – di Insigne, Berezinski deviato abbastanza da dirigere il punteggio in Calcio d’angolo. Ma l’Italia sta ancora abbracciando la possibilità del 2-0, annullato dall’arbitro francese, che non ha visto il fallo di mano di Bidenaric (da dietro, ma con un braccio largo) nel tiro di Belotti. Quando Brzeczek cercava l’1-1, Milik si aggiunge a Lewandowski, la Polonia è rimasta al dieci posto a causa di un altro duro fallo di Guralski, espulso. Sull’11-10 l’Italia nasconde palla alla Polonia, consolida di più la redazione, e un lunghissimo dialogo di 27 assist, Insigne finisce a Berars, che ha sostituito Bernardeschi, e chiude a 38 ‘. In gloria, come doveva essere, per come Gestiscilo e controllalo.
15 novembre 2020 (modifica il 15 novembre 2020 | 22:52)
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