Lorrore di Hiroshima. Domani il ricordo con la pianta scampata alla bomba atomica
Gli alberi della pace, simboli di speranza e resilienza, hanno resistito ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Anche una pianta chiamata “Aphananthe aspera” è sopravvissuta alle radiazioni, a soli settecento metri dal sito dell’esplosione di Hiroshima. I semi di queste piante sono ora disseminati in tutto il mondo come simboli di pace e vita.
Una di queste piante è arrivata al Centro ricerca foreste e legno di Arezzo, in Italia. Per ricordare l’olocausto di Hiroshima e Nagasaki, il centro organizzerà una cerimonia di fronte a una piantina figlia di una delle sopravvissute all’esplosione. Questo evento è organizzato grazie alla collaborazione con la Green Legacy Hiroshima, una fondazione che ha deciso di condividere il patrimonio delle piante di Hiroshima con partner in tutto il mondo.
L’Aphananthe aspera è nata dai semi di alberi sopravvissuti alle esplosioni atomiche, chiamati Hibaku jumoku. Queste piante dimostrano la forza della vita contro la capacità distruttiva dell’uomo. Non solo le piante sotterranee sono riuscite a sopravvivere alle esplosioni, ma ora stanno anche germogliando.
Tra gli alberi sopravvissuti c’è un salice piangente, ancora in vita oggi, e un oleandro che è diventato il fiore ufficiale di Hiroshima. La pianta madre dell’Aphananthe aspera si trova a 1.360 metri dall’epicentro dell’esplosione di Hiroshima ed è conservata presso il CREA di Arezzo.
Questa piccola piantina della pace è ora nelle mani dei ricercatori del CREA di Arezzo e rappresenta una speranza nella protezione dell’ambiente e della biodiversità. I ricercatori si impegnano da cento anni nella salvaguardia dei boschi e dei cambiamenti climatici.
Questa pianta è come una fiamma di speranza, nell’attesa che si spenga quella di Hiroshima.
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