L’Italia fissa a 240mila euro lo stipendio annuo del presidente del Monte dei Paschi, secondo Reuters
MILANO (Reuters) – L’Italia si prepara a fissare un tetto massimo di 240.000 euro ($ 254.496) di stipendio annuo per gli alti dirigenti nominati dal 2023 presso le banche salvate dallo Stato, in una mossa che ha l’effetto di riconfermare l’amministratore delegato del Monte dei Paschi.
La Roma possiede il 64% di Tuscan Bank dopo il suo salvataggio nel 2017.
Un comitato della Camera ha approvato la misura all’inizio di mercoledì come parte delle modifiche dell’ultimo minuto al bilancio 2023.
Dopo aver fallito lo scorso anno la vendita di Monte dei Paschi a UniCredit, il Tesoro a febbraio ha nominato il veterano banchiere Luigi Lovaglio alla guida della banca senese.
Luvaglio, uno stimato dirigente che ha costruito la sua carriera in UniCredit alla guida della divisione polacca del gruppo, a novembre ha raccolto 2,5 miliardi di euro di capitale proprio in mercati turbolenti.
Lovaglio ha investito personalmente 200.000 euro nella nuova emissione di azioni del Monte dei Paschi, che ha rischiato il fallimento data la riluttanza degli investitori a investire denaro in una banca viziata da scandali sullo sfondo della guerra in Ucraina, dell’inflazione dilagante e di una prevista recessione in Europa.
Si ricandiderà ad aprile, alla scadenza dell’attuale consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi.
Come banca salvata, il Monte dei Paschi applica già i tetti salariali per i dirigenti e la paga fissa di Lovaglio è di 466.000 euro all’anno senza retribuzione variabile.
In confronto, l’anno scorso il capo di un’altra banca italiana di medie dimensioni, Banco BPM, ha guadagnato 2,3 milioni di euro.
Secondo i termini che l’Italia ha concordato con le autorità dell’UE, i dirigenti MPS non possono guadagnare più di 10 volte lo stipendio medio di un dipendente.
($ 1 = 0,9430 euro)
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