Ligabue: «Femminicidi, guerre, clima. La paura ci unisce» – SDI Online
Ligabue torna con il suo nuovo album “Dedicato a noi”, che sarà pubblicato il 22 settembre. L’artista italiano, famoso per le sue intense e significative canzoni, ha sempre dato importanza all’idea di un collettivo, un “noi”. In particolare, Ligabue spiega che il suo bisogno di “noi” è aumentato a causa degli eventi negativi degli ultimi anni, come la pandemia, le guerre, il cambiamento climatico e la frammentazione sociale.
Ligabue afferma che la sua idea di “noi” si applica sia alle coppie, alle famiglie, al suo pubblico e a coloro che si sentono “fuori moda”. Inoltre, il cantautore italiano parla anche della tecnologia e dell’uso negativo dei social media, ammettendo di essere disorientato dall’enorme scelta musicale offerta dalle piattaforme di streaming.
Nonostante l’era dello streaming, Ligabue continua a fare musica come sempre e nel suo tour suonerà tutte le canzoni dell’album “Dedicato a noi”. Durante l’intervista, l’artista discute anche della canzone “Chissà se Dio si sente solo” e del suo rapporto con la religione. Ligabue inoltre affronta la canzone “Niente piano b” e riflette sul potere finanziario e sulle disuguaglianze presenti nella società.
Riconoscendo di essere un punto di riferimento sentimentale per i suoi fan, Ligabue parla inoltre della collaborazione con suo figlio Lenny, che è il batterista ufficiale dell’album. Tuttavia, l’artista esprime anche preoccupazione per il futuro di suo figlio come produttore musicale, ma si sente supportato dalla sua presenza.
Ligabue è pronto ad affrontare le critiche che potrebbe ricevere sul suo nuovo album grazie al supporto di suo figlio. Nonostante tutte le sfide e le incertezze, l’artista italiano continua a diffondere il suo messaggio attraverso la musica, sempre fedele al suo stile unico e coinvolgente. Con l’uscita di “Dedicato a noi”, Ligabue regala ai suoi fan un’altra raccolta di canzoni che promettono di emozionare e ispirare il pubblico italiano.