LEuropa e la Nasa non lo hanno scelto come astronauta, ma il colonnello Villadei partirà comunque per lo spazio – SDI Online
Il colonnello dell’Aeronautica Walter Villadei sta per eseguire la sua prima missione in orbita a bordo della stazione ISS. Dopo essere stato preparato presso il Gagarin Cosmonaut Training Center vicino a Mosca, Villadei partirà per la missione Ax-3, il cui lancio è previsto dopo gennaio 2024, probabilmente in febbraio.
L’equipaggio sarà composto dal colonnello Villadei, il comandante Michael Lopez-Alegria, il turco Alper Gezeravci e lo svedese Marcus Wandt. Nonostante il costo del biglietto per questa missione sia di circa 33 milioni di euro, Villadei avrà l’opportunità di svolgere 30 esperimenti scientifici durante la sua permanenza a bordo della stazione spaziale, sei dei quali saranno preparati dall’agenzia spaziale italiana Asi.
Uno degli esperimenti si concentrerà sullo studio della proteina betamiloide, correlata all’insorgenza di demenze come l’Alzheimer. Questo dimostra l’impegno dell’Italia nel contribuire alla ricerca scientifica nello spazio.
La missione di Villadei rappresenta un’importante pietra miliare per l’Aeronautica militare italiana, che ha consolidato il suo ruolo nelle attività spaziali con la costituzione dell’Ufficio generale dello spazio nel 2017. Inoltre, la base di Pratica di Mare svolge un ruolo chiave nelle attività di sorveglianza spaziale dell’Aeronautica.
La missione del colonnello Villadei coincide anche con il sessantesimo anniversario del lancio del primo satellite italiano, il San Marco-1, realizzato da Luigi Broglio dell’Università La Sapienza di Roma. Questo evento storico ha segnato l’inizio dell’italia nello spazio e l’impegno continuo del paese nel campo dell’esplorazione spaziale.
L’ascesa del colonnello Villadei alla stazione ISS segna un importante traguardo per l’Italia e rappresenta un’occasione di orgoglio nazionale. Si prevede che la sua missione aprirà la strada a ulteriori scoperte scientifiche e rafforzerà la presenza italiana nello spazio.
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