Le relazioni economiche in cima all’agenda con la visita italiana della Meloni in Iraq | Notizia
La Meloni, in visita a Baghdad per il suo primo viaggio bilaterale fuori dall’Europa, ha elogiato la “cooperazione culturale” italo-irachena.
Il primo ministro iracheno fa appello alla sua controparte italiana in visita per legami economici più stretti, poiché l’Iraq ricco di petrolio soffre ancora di interruzioni di corrente e infrastrutture fatiscenti.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni, che guida la terza economia della zona euro, sta compiendo una visita prenatalizia alle truppe italiane schierate in Iraq, il suo primo viaggio bilaterale fuori dall’Europa.
“Abbiamo espresso la nostra disponibilità a sviluppare la cooperazione economica in tutti i campi, in particolare agricoltura, acqua e salute”, ha detto venerdì il primo ministro Mohamed Shia al-Sudani in una conferenza stampa congiunta.
La Meloni, ricevuta dal presidente iracheno Abdul Latif Rashid, nella stessa conferenza stampa ha detto che “l’Italia ha sempre sostenuto l’Iraq”.
Ha aggiunto che “l’Iraq è un Paese che ha compiuto passi importanti nel campo della stabilità della sicurezza”, aggiungendo che Roma è “interessata alla presenza di aziende italiane in Iraq”.
Commentando la “cooperazione culturale”, la Meloni ha detto che la sua visita ufficiale in Iraq “rappresenta l’inizio di illustri rapporti che legano i due popoli amichevoli iracheno e italiano”.
Esplorazione e produzione di gas
In dichiarazione Al-Sudani, riportato dall’Iraqi News Agency (INA), ha sottolineato “l’intenzione dell’Iraq di intraprendere percorsi di partnership e investimento con l’Italia e con tutti i Paesi dell’Unione Europea”, esprimendo “il suo apprezzamento per il ruolo italiano all’interno della coalizione internazionale per combattere l’Isis”. [ISIL]. “
Al-Sudani ha anche invitato in Iraq “aziende specializzate nelle infrastrutture ma anche nello sfruttamento del gas”.
Il paese è ricco di petrolio ma soffre del deterioramento delle infrastrutture, della corruzione endemica e della disoccupazione diffusa quasi due decenni dopo l’invasione guidata dagli Stati Uniti per rovesciare il dittatore Saddam Hussein.
Le Nazioni Unite hanno affermato che quasi un terzo della popolazione vive in povertà.
Al-Sudani ha detto che l’Iraq “è pronto a fornire all’Italia il petrolio e il gas di cui ha bisogno”.
Con una produzione di oltre 3,3 milioni di barili al giorno, l’Iraq è il secondo produttore di greggio dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC).
Il partito di estrema destra di Meloni, Fratellanza d’Italia, è salito al potere alle elezioni di settembre e ha formato un governo di coalizione con la Lega anti-immigrazione e Forza Italia di destra di Silvio Berlusconi.
È la prima donna Primo Ministro d’Italia e guida il governo italiano di estrema destra dalla seconda guerra mondiale.
L’Italia è membro della NATO e ben 650 persone sono dispiegate in Iraq e Kuwait, secondo il sito web del Ministero della Difesa.
Nell’ambito dell’operazione PrimaPartheca, queste persone assistono il personale di comando multinazionale in Kuwait, Baghdad ed Erbil. Formano anche le forze armate e la polizia e forniscono supporto amministrativo.
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