L’agenzia di censura italiana AGCOM avvia indagini su Vivendi e Sky – Digital TV Europe
L’AGCOM, l’organismo di vigilanza italiano della comunicazione, ha aperto un’indagine sulle partecipazioni di Vivendi in Mediaset e Telecom Italia (TIM).
L’inchiesta, che durerà quattro mesi, è la ricaduta di una sentenza della Commissione Europea che si è pronunciata contro la legge italiana sui media del 2017 che è stata pubblicata per limitare la quota di voto di Vivendi in Mediaset. Dopo questa sentenza, il governo italiano ha approvato una legislazione provvisoria che gli impone di condurre un’indagine per stabilire se le posizioni di Vivendi nei settori delle telecomunicazioni e dei media italiani siano dannose per il pluralismo dei media.
Vivendi ha una partecipazione del 23,9% in TIM ed è il suo maggiore azionista, mentre ha aumentato una partecipazione del 28,8% in Mediaset, anche se questo è considerato ostile poiché Vivendi ha aumentato i suoi investimenti dopo la mancata vendita della pay TV di Mediaset nel 2016.
L’AGCOM studierà l’attività di Vivendi rispetto alle entrate totali, alle barriere all’ingresso e al livello di concorrenza nei settori interessati.
Vivendi ha presentato un reclamo alla Commissione Europea contro lo Stop Gap Act recentemente introdotto, sostenendo che aveva lo scopo di aggirare la decisione del Tribunale dell’Unione Europea. Questa indagine italiana dovrebbe ritardare la decisione del tribunale sulla richiesta di Vivendi di revocare le restrizioni alla proprietà di Mediaset.
Il regolatore ha anche avviato un’indagine analoga sul business Sky Italia di Comcast, in cui Sky ha recentemente lanciato un grande spettacolo nel paese e ha dominato il segmento della pay-TV.
Entrambe le società devono ancora commentare le reciproche indagini.
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