La dieta iperproteica può danneggiare i reni? – SDI Online
Le migliori fonti proteiche per la salute dei reni provengono dal mondo vegetale, come lenticchie, piselli, ceci e fagioli. Secondo gli esperti, queste proteine vegetali sono più facili da digerire per i reni rispetto a quelle di origine animale, come carne, uova e latticini.
Un adulto con una funzione renale normale dovrebbe consumare circa 0,7 – 1,1 g di proteine per kg di peso al giorno. Queste quantità di proteine sono considerate adeguate per mantenere la salute renale e il normale funzionamento dell’organismo.
Tuttavia, per promuovere l’accrescimento proteico del muscolo scheletrico e la forza fisica, si consiglia un’assunzione di proteine leggermente più alta. In particolare, per individui con attività fisica moderata e intensa, si può considerare un’assunzione di proteine da 1,3 a 1,6 g per kg di peso corporeo al giorno.
D’altra parte, se si verifica una riduzione della funzione renale, è necessario attenersi ai limiti di assunzione di proteine. In questi casi, si consiglia di non superare i 0,8 g di proteine per kg di peso al giorno. Inoltre, nei casi più gravi di compromissione renale, questa quantità può addirittura essere ridotta.
Per quanto riguarda la dieta, è importante limitare i cibi di origine animale e privilegiare i legumi. Infatti, i legumi possono fornire una buona quantità di proteine senza mettere eccessivo stress sui reni. Pertanto, si consiglia di consumare piatti unici composti da zuppe di verdure e legumi accompagnate da cereali integrali e condite con poco olio d’oliva.
In conclusione, la scelta delle fonti proteiche è fondamentale per mantenere la salute dei reni. Optare per proteine vegetali, come lenticchie, piselli, ceci e fagioli, può aiutare a garantire il benessere renale. Inoltre, è importante attenersi ai limiti di assunzione di proteine, soprattutto in caso di ridotta funzione renale.
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