La conduttrice di Sky Sports Hayley McQueen era sul “pilota automatico” dopo aver affermato che Cruyff ha elogiato Vialli
La conduttrice di Sky Sports Hayley McQueen ha affermato di aver attivato il “pilota automatico” dopo aver detto accidentalmente che il defunto Johan Cruyff aveva reso omaggio a Gianluca Vialli dopo la sua morte per cancro al pancreas all’età di 58 anni.
Il mondo del calcio stava rendendo omaggio alla leggenda del Chelsea e dell’Italia dopo la sua tragica morte venerdì e McQueen stava leggendo alcuni messaggi di personaggi dello sport, ma ha lasciato il viso rosso dopo i suoi passi falsi in diretta in TV.
Ha provato a leggere dalla sua autobiografia che la Johan Cruyff Foundation aveva reso omaggio a Vialli, ma invece ha detto che proveniva dall’ex icona del Barcellona, morto sette anni fa.
Il presentatore di Sky Sports Hayley McQueen è diventato rosso in volto dopo aver affermato che il defunto Johan Cruyff ha reso omaggio a Gianluca Vialli dopo la sua morte
Ha provato a dire che la famiglia di Johan Cruyff aveva reso omaggio a Vialli, ma invece ha detto che era l’uomo stesso, morto sette anni fa.
Un fan è rimasto sconcertato dal suo errore dopo aver caricato la clip sui social media
Johan Cruyff ha detto ‘Riposa in pace, Gianluca Vialli, i nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici’, ha detto durante Sky.
Un fan in seguito ha caricato una clip del suo bug, scrivendo: ‘Così tristi notizie su Gianluca Vialli ma vuoi suonarlo di nuovo da me @HayleyMcQueen? Johan Cruyff ha detto cosa? Qualche parola da Pelé o Maradona?
McQueen in seguito ha chiarito il suo errore, sottolineando che intendeva dire che il tributo proveniva dalla famiglia e dalla fondazione dell’icona defunta.
“Questo era il suo account”, ha detto in risposta al tweet. Avreste dovuto leggere che è stato postato dall’account di Johan Cruyff, ovvero la sua famiglia e l’ente di beneficenza che ovviamente lo gestisce.
“Quando non leggi in anticipo nulla che stai per leggere ad alta voce per due ore, entri in modalità demo più o meno automatica.”
McQueen ha spiegato che era sul “pilota automatico” dopo aver commesso il suo errore in diretta televisiva
Cruyff – una leggenda olandese che ha vinto innumerevoli titoli come giocatore con Ajax, Barcellona e Feyenoord e allenatore con Ajax e Barcellona – è morto nel 2016 all’età di 68 anni dopo la sua stessa battaglia contro il cancro.
Il post che McQueen stava cercando di leggere – pubblicato dalla famiglia di Cruyff – recitava: “Riposa in pace, Gianluca Vialli. I nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici”, accompagnato da una foto di Vialli in piedi accanto all’ex attaccante.
L’ex Chelsea di Vialli ha coronato un altro grande tributo venerdì, definendolo “una leggenda per noi e per tutto il calcio”.
I Blues hanno twittato: “Mancherai a molti. Una leggenda per noi e per tutto il calcio. Riposa in pace Gianluca Vialli.
Questo è il post che McQueen intendeva leggere, pubblicato dalla famiglia dell’icona defunta
Il presidente e comproprietario del Chelsea Behdad Eghbali, Todd Bohle, ha aggiunto: “Questo è un giorno davvero orribile per il Chelsea Football Club. La leggenda di Gianluca vivrà allo Stamford Bridge.
La sua influenza come giocatore, allenatore e soprattutto come persona rimarrà scritta per sempre nella storia del nostro club. Porgiamo le nostre più sentite e sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici.
Un altro suo ex club, la Juventus, ha pubblicato una lunga dichiarazione emotiva che recitava: ‘Un senso di perdita così intenso. Sono giorni che guardiamo il telegiornale, sperando di non leggerlo mai.
Ma eccoci qui, a fissare lo schermo, un torrente di emozioni che si abbatte dentro di noi.
Un membro del suo ex club, il Chelsea, ha guidato l’omaggio a Vialli (nella foto) dopo la sua morte
Siamo sempre stati con te, Gianluca. Da quando sono arrivato nel 1992, quando è stato amore a prima vista.
Ero uno dei primi pezzi della squadra bianconera che stava per salire in cima all’Europa.
Abbiamo amato tutto di te, assolutamente tutto: il tuo sorriso, essere una stella e un capitano allo stesso tempo, in campo e nello spogliatoio, i tuoi modi incredibili, la tua cultura, la tua classe, che hai dimostrato fino alla fine della giornata a strisce bianche e nere.
I momenti più memorabili di quegli anni portano inevitabilmente a questo giubilo, avendo pareggiato nella memorabile partita con la Fiorentina del 1994, quando tutto lo stadio tuonò e io riportai la palla al centro del cerchio e dissi ‘Adesso andiamo a vincerla’. E lo sappiamo, è così che è finita.
Quella coppa, che hai alzato al cielo in una calda notte romana, è scandita da quell’infinito momento di pianto, iniziato al momento del calcio di rigore decisivo. E quelle lacrime erano le nostre. Dolci lacrime di gioia.
I colossi della Serie A, la Juventus, hanno pubblicato un lungo e commovente omaggio al loro ex giocatore Vialli
La Sampdoria, club di Serie A, ha rilasciato un proprio comunicato: ‘Ci hai dato tanto, ti abbiamo dato tanto: sì, è stato amore, reciproco, infinito. L’amore non morirà oggi con te.
Continueremo ad amarti e ad adorarti perché – come ben sai – sei meglio di Pelé. E perché la nostra bella stagione, nonostante tutto, è destinata a non finire mai.
Ti ricorderemo ragazzo e attaccante implacabile, perché i campioni sono tutti giovani e belli e tu, dall’estate del 1984, sei il nostro campione.
“Forte e bella, con il numero 9 stampato sulla schiena e la bandiera italiana cucita sul cuore.”
Graeme Souness è scoppiato in lacrime parlando della morte dell’icona italiana Gianluca Vialli
Graeme Souness ha anche reso omaggio al suo ex compagno di squadra della Sampdoria, parlando con McQueen all’inizio della giornata, descrivendolo come “un’anima fantastica”, prima di crollare in onda.
“Penso che sia molto tipico da parte sua mantenere la cosa molto privata e personale e l’ha gestita come mi aspettavo che la gestisse.
Era la sua battaglia, voleva affrontarla da solo. Non voleva gravare sugli altri con questo…”
Souness poi non ha più potuto trattenere le lacrime e Sky ha preso la decisione di chiudere in fretta l’intervista, non prima di aver ringraziato l’esperto per le sue parole.
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