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Il Papa parla di antisemitismo in Europa durante un incontro con la conferenza rabbinica europea
Durante un recente incontro con la conferenza rabbinica europea, il Papa Francesco ha affrontato il tema sensibile dell’antisemitismo che sta emergendo nuovamente in Europa. Sorprendendo tutti, il Pontefice ha scelto di non leggere un discorso scritto che conteneva una condanna dell’antisemitismo e ha invece preferito intrattenersi con i rabbini in modo informale.
Durante l’incontro, il Santo Padre ha discusso della tragedia in corso in Terra Santa e dell’urgenza di liberare gli ostaggi israeliani detenuti da Hamas. Il rabbino Goldschmidt, presente all’incontro, ha avuto un’importante discussione con il Papa riguardo a come accelerare questo processo.
Non è la prima volta che il rabbino Goldschmidt incontra il Santo Padre. Questo è, infatti, il sesto incontro tra i due leader religiosi. Durante uno dei loro precedenti incontri, hanno anche discusso della possibilità che il presidente russo Vladimir Putin possa utilizzare armi nucleari.
Il Papa è considerato una voce morale nel mondo e ha canali diplomatici con diverse autorità religiose, compresi i leader musulmani. Secondo il rabbino Goldschmidt, l’antisemitismo sta gradualmente tornando ad essere politicamente accettabile in Europa a partire dal sette ottobre.
Queste parole del Papa sono particolarmente significative perché sottolineano la gravità del problema dell’antisemitismo nel nostro continente. Il fatto che il capo della Chiesa cattolica abbia scelto di affrontare questo argomento in modo informale dimostra la sua preoccupazione e l’importanza di un dialogo aperto su questa questione delicata. La sua voce si aggiunge a quella di numerosi leader religiosi e politici che si battono per combattere l’antisemitismo e promuovere la tolleranza in Europa.
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