Inside the Mob Movie Conference con la leggenda dei “Soprani”
“Erano circa tre righe nella sceneggiatura. E l’ho guardata e ho detto: ‘Sii come mia madre. Dì e fai quello che vuoi. Quindi abbiamo davvero improvvisato il 95% della sceneggiatura'”, dice.
Anche se l’esperienza con DiCaprio potrebbe non essere famosa come il suo lavoro con Gandolfini o Ray Liotta, Bracco dice che Leo è una delle due persone con cui ha interagito e con cui ha scelto di condividere un pasto. “Ho mantenuto un bel rapporto con Leo nel corso degli anni, molto rispettoso e amorevole e sua madre mi ama. È carino”.
L’altro, ovviamente, è Gandolfini. “Amo Jimmy,” disse malinconicamente. Questa è davvero la storia che senti sempre sulla sua ultima star. Conoscendolo dovevi amarlo, e il legame che aveva con Bracco era collegato all’acrimonia che normalmente vedresti solo due persone da sole su un palcoscenico di Broadway. Non erano una coppia sposata nello show, ma la relazione tra Tony e il suo dottore è una delle più grandi nella storia della televisione. Racconta la storia di come lo vide per la prima volta in un piccolo segmento del revival del 1992 Una macchina chiamata Desiderio Ed è stato fatto saltare in aria dall’attore sconosciuto all’epoca. “Ricordo di aver seguito le regole del gioco e di aver chiesto ‘Chi è questo ragazzo? E ricordo di aver detto ‘James Jean Dole Finney’. L’ho scelto molto tempo fa”. Quando finalmente si sono incontrati gli ho raccontato quella storia, “E lui era come…” – ho disegnato lo shock, per imitare Gandolfini.
Bracco deve tornare dai tifosi. Prima di alzarmi, non ho chiesto di uno dei suoi ruoli famosi, ma della sua apparizione come giudice famoso top Chef Dal 2011. Nell’episodio, mi sono seduto a un tavolo con Padma Lakshmi, Anthony Bourdain e poche altre persone nel famoso spot italiano di East Harlem che non avrebbe mai avuto un tavolo a Raw. Racconta una storia sulla prima volta che è andata al ristorante, quando Joe Pesci e Ray Liotta l’hanno portata lì prima dell’inizio delle riprese. buoni compagni. Qualcuno le ha chiesto cosa le avesse insegnato questa esperienza culinaria e lei ha risposto: “Tutti gli italiani sono uguali”.
Chiedo cosa intendessi con questo, perché ho sentito che spiega anche perché tutte queste persone spendono soldi per andare a una conferenza dedicata al tipo di storie per cui sei conosciuto. Perché amiamo le storie mafiose italiane?
“Mangiamo tutti la stessa cosa. Parliamo allo stesso modo. C’è una tale stenografia, in particolare New York Italiani, una lingua speciale che condividiamo”, risponde. Questo è particolarmente vero per buoni compagni e soprano. Con Liotta pronto per un ruolo nel futuro Molti santi a NewarkI due universi condividono un totale di 28 attori. Bracco ritiene che la ragione di ciò sia che “sono entrambi molto unici e incomparabili in America”.
Sto per salutare, poi uno dei suoi ex co-protagonisti, Dominic Chianese, alias Uncle Jr. sopranoSi siedono accanto a lei, coccolandosi. Sembrano davvero felici di vedersi. Li lascio recuperare, sapendo che fanno parte di quella ciurma di cui io non sono, quella fetta d’America unica e impossibile da imitare di cui siamo ancora ossessionati.
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