In Italia è stata proposta una nuova normativa per dividere le banche al dettaglio e di investimento
Il governo italiano ha proposto in Parlamento una nuova normativa per dividere banche retail e banche di investimento, Lo ha riferito Reuters.
Presentata da Fratellanza d’Italia (FdI) al potere, il partito del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, la proposta arriva sulla scia del fallimento di due banche statunitensi e vendita di emergenza Da Credit Suisse a UPS.
Questi sviluppi hanno sollevato preoccupazioni circa le pressioni sistemiche che potrebbero portare al collasso di più gruppi bancari.
Secondo il disegno di legge visionato dall’agenzia di stampa, le banche avranno un anno di tempo per ristrutturare le proprie operazioni e scegliere tra attività finanziarie commerciali e di investimento.
Il disegno di legge afferma che consentire alle banche al dettaglio di impegnarsi in “negoziazioni speculative” è “estremamente negativo per l’economia reale e mina i principi fondamentali della protezione del fondamento sociale e morale dell’economia”.
Il disegno di legge è stato presentato alla camera bassa del Parlamento il 17 marzo 2023.
È affiancato da Tommaso Foti, capo del Down Under di FdI Parlamentoe altri quattordici esponenti del partito, tra cui l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Nel 2018 FdI ha proposto un disegno di legge quasi identico, ma non riesce a superare la fase di commissione.
All’epoca FdI era all’opposizione e la Meloni era il principale sponsor del disegno di legge.
“Pensiamo che la questione meriti attenzione ed è per questo che abbiamo deciso di presentare nuovamente il disegno di legge”, ha detto Foti all’agenzia di stampa.
“La proposta legislativa non è stata comunicata all’ufficio di Meloni perché le iniziative parlamentari sono diverse da quelle del governo”, ha detto, aggiungendo di essere fiducioso che il disegno di legge possa avere successo.
Se la legislazione supera il floor test, essenzialmente ripristinerà le leggi degli anni ’30 che furono abrogate negli anni ’90 a causa delle riforme di deregolamentazione.
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