Il sondaggio mostra un crescente supporto per Likud, Wish Atid. L’alleanza sta andando un po’ giù
Se gli israeliani andranno alle urne oggi, Likud e Yesh Atid consolideranno le loro posizioni a spese dei loro partner più piccoli, ma il paese non vedrà mai più un vincitore definitivo, secondo un sondaggio di Channel 13 pubblicato lunedì.
L’attuale coalizione, che ha riunito un gruppo eterogeneo, compresi i partiti sionisti di destra, di centro e di sinistra e il Partito laburista islamico, perderebbe la sua esigua maggioranza nella Knesset da 120 seggi, scendendo a 59. Il sondaggio ha trovato.
Tuttavia, anche la coalizione di partiti di destra e religiosi guidata dal Likud non sarà in grado di formare un governo con 54 seggi.
La coalizione Arab Joint List, che è prevalentemente araba, otterrà gli altri sette seggi, lo stesso numero che detiene attualmente.
Il Likud manterrà il suo posto di partito più numeroso e otterrà 34 seggi, in aumento rispetto ai 30 ottenuti nelle ultime elezioni, secondo il sondaggio.
Tuttavia, gran parte dell’aumento del sostegno sembra avvenire a spese del suo principale alleato Shas, che passerà da nove a sei seggi.
L’ebraismo unito della Torah unito ultra-ortodosso rimane fisso a sette seggi, mentre i sionisti religiosi ultra-ortodossi di destra sono aumentati di un seggio da sei a sette.
Tra i partiti della coalizione, Yesh Atid di Yair Lapid dovrebbe salire a 22 seggi, dai 17 attuali, mentre Yamina del primo ministro Naftali Bennett otterrà sette seggi, secondo il sondaggio. Ne ho perso uno nell’attuale Knesset quando un deputato ha disertato.
Il partito Yisrael Beytenu, guidato da Avigdor Lieberman, è sceso da sette a cinque seggi. L’altro partito di destra nella coalizione, la Nuova Speranza di Gideon Sa’ar – che è composta principalmente da disertori del Likud – otterrebbe solo quattro seggi, in calo rispetto ai sei.
Il segretario alla Difesa Benny Gantz, Blue and White, scende da otto a sette seggi; Il Partito Laburista, guidato da Merav Michaeli, ha perso uno dei suoi sette seggi, mentre il Meretz di sinistra è sceso da sei a quattro.
Il partito islamista Ra’am, che ha fatto la storia essendo il primo partito arabo ad aderire a una coalizione di governo, è rimasto fermo a quattro seggi.
Le elezioni israeliane di marzo sono state le quarte in meno di due anni, nel mezzo di una crisi politica senza precedenti che non è riuscita a formare un governo dopo i primi due voti nel 2019 e ha portato a un governo di unità nazionale di breve durata dopo il terzo.
L’insolita alleanza che alla fine è emersa è vista in gran parte finalizzata a porre fine al decennio al potere di Benjamin Netanyahu, durante il suo processo con l’accusa di corruzione.
Il sondaggio di Channel 13 è stato condotto da Kamil Fuchs e comprendeva un campione di 699 persone. Il margine di errore era di 3,9 punti percentuali.
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