Il neonato abbandonato in un cassonetto a Villanova Canavese: «Aveva ancora la placenta, la madre ha 10 giorni per cambiare idea» – SDI Online
Mamma abbandona neonato in cassonetto dei rifiuti: salvato dall’eroico operatore Paolo Laforet
Un’avvenuta scioccante ha colpito la piccola città di Villanova Canavese, vicino a Torino, quando una mamma ha abbandonato il suo neonato in un cassonetto dei rifiuti. È grazie all’intervento tempestivo e coraggioso dell’operaio Paolo Laforet che la vita del bambino è stata salvata.
Il terribile episodio è avvenuto quando Laforet stava svolgendo la sua normale mansione di svuotare i cassonetti dell’immondizia. Mentre procedeva con il suo lavoro, ha notato una busta della spesa accanto a un bidone dei rifiuti, e quando l’ha aperta ha fatto questa incredibile scoperta: un neonato abbandonato.
Il sindaco Paolo Ferrero ha descritto la scena come “orribile e straziante”. L’abbandono di un bambino è un fatto inaccettabile e inumano. Le autorità locali hanno immediatamente avviato un’inchiesta per tentato infanticidio, al fine di individuare la madre e portarla di fronte alla giustizia.
Speranze per l’indagine potrebbero provenire dalle registrazioni delle telecamere di sicurezza presenti nella zona, che potrebbero aver ripreso la scena dell’abbandono. Le autorità sono molto determinate nel portare alla luce la verità e assicurare che sia fatta giustizia.
Intanto, il responsabile del nido in cui si trova il bambino ha rassicurato tutti affermando che il neonato sta bene e riceve tutte le cure necessarie. Nonostante il trauma subito, il piccolo è in buone mani e riceve tutta l’attenzione medica necessaria per il suo benessere.
Si ipotizza che il neonato sia stato abbandonato solo un’ora o due prima del ritrovamento. Questo indica che la madre potrebbe essere ancora in giro, comunque la procura ha reso noto che la donna ha dieci giorni di tempo per riconoscere il bambino, qualora decidesse di farlo.
Il tribunale sarà infine responsabile di decidere le sorti del neonato, molto probabilmente tramite adozione o affidamento temporaneo. Ora il bambino ha una nuova possibilità di avere una vita felice e amorevole, grazie all’intervento rapido e tempestivo di Paolo Laforet e alle autorità che si stanno mobilitando per garantire il suo futuro.
Un gesto così crudele e disumano non può rimanere impunito. È necessario che la madre risponda alle sue azioni, ma al tempo stesso, è importante che il bambino possa trovare serenità e amore in un ambiente sicuro. Le autorità e la comunità si uniscono nel condannare questo atto vergognoso e nel fare tutto il possibile per proteggere il neonato.
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