Il leggendario fotografo della Ferrari di Formula 1, Ercole Colombo, è stato insignito dell’Ordine della Repubblica Italiana
Colombo è di Monza e la sua passione per gli sport motoristici nasce nel 1951 dal padre, che lo porta all’età di sette anni ad assistere alla gara di Juan Manuel Fangio e Alberto Ascari nel mitico Autodromo vicino a casa loro, tradizionale sede del Gran Premio d’Italia . Mantiene il suo studio a poche centinaia di metri dall’ingresso dell’arena.
Per molti anni ha lavorato come fotografo per Enzo Ferrari, scattando innumerevoli foto dietro le quinte ed eventi di corse. Dalla morte del Commendatore nel 1988, Ercole ha continuato a fornire alla Scuderia le immagini del Gran Premio di F1.
Nel 2018 il suo archivio di immagini è stato acquisito da Motorsport Network, la più grande raccolta privata di immagini Ferrari, e oggi fa parte del gruppo Motorsport Images, insieme alle opere di Rainer Schlegelmilch, Watt, Sutton Images e Giorgio Piola.
“Sono onorato da questo onore davvero inaspettato”, ha detto Colombo. “Sono solo una persona normale che ha lavorato per 60 anni e ha sempre svolto il lavoro con passione e impegno. Il mio lavoro celebra il meraviglioso mondo dell’automobilismo e delle corse. Sono orgoglioso che le mie immagini viva nel futuro e possano raccontare il storie che ho catturato con il mio obiettivo.
“Devi essere curioso per essere un fotografo. Devi cercare di catturare i momenti che ritieni importanti. Una foto, se fatta bene, se è perfetta, non ha bisogno di spiegarti e raccontarti cosa è successo.”
La foto preferita di Ercole tra i milioni che ha scattato è quella tanto celebrata del 1980 di Enzo Ferrari che abbraccia il suo pilota Gilles Villeneuve (sopra), che considerava quasi un figlio.
“Eravamo a Casinalbo, nel modenese, durante la conferenza stampa di presentazione della squadra del prossimo anno”, ricorda Ercole. “Il giorno prima, durante il Gran Premio d’Italia, Gilles Villeneuve ha avuto un terribile incidente, è arrivato in ritardo perché era andato in ospedale per una radiografia.
“Quando si è avvicinato alla Ferrari e l’ha raggiunto per salutarlo, si sono stretti la mano. C’erano altri due fotografi, ma non ho scattato a quel punto, sai quando senti che il momento non è rilevante. Poi Enzo ha tirato lui è entrato e gli ha dato un bacio. Ho sparato e gli altri non erano pronti”. Questa foto di Enzo Ferrari mi è piaciuta così tanto che me ne ha chiesto una copia. Gliel’ho portata personalmente e me l’ha firmata”.
Ercol è stato informato del suo onore per lettera, ma l’inaugurazione sarà riprogrammata a una data successiva una volta che sarà ritenuta sicura dopo che la pandemia di coronavirus sarà passata.
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