Il furto della Gioconda nel 1911 scatenò una crisi politica tra Italia e Francia
Monna Lisa – Social media
Il Cairo – 22 agosto 2022: La Gioconda, uno dei dipinti più famosi al mondo dell’artista italiano Leonardo da Vinci, scomparve il 22 agosto 1911, facendo scalpore nel mondo.
Il ladro è l’italiano Vincenzo Perugia (8 ottobre 1881 – 8 ottobre 1925), che utilizzò il suo lavoro al Louvre come restauratore di cornici di pittura per rubare la Gioconda.
Perugia ha sempre pensato di rubare il dipinto e quando ha deciso, ha indossato un cappotto per nascondere il dipinto. Ha lasciato la sua casa per lavoro e prima che il personale se ne andasse, si è fermato in un angolo lontano a guardare i passanti per vedere se c’era ancora qualcuno. Una volta che si è assicurato che il museo fosse stato completamente evacuato, lo ha rubato, lo ha messo sotto il cappotto e ha semplicemente attraversato i cancelli di uscita.
Naturalmente nessuno sospettava di Vincenzo Perugia, perché era uno dei dipendenti del museo.
Mentre tornava a casa, sognava di diventare ricco e quanto avrebbe guadagnato dopo aver venduto la Gioconda, finché non è entrato in casa e ha continuato a pensare al dipinto. Ha tenuto il dipinto nella sua casa per due anni.
Perugia non riuscì a trovare un acquirente adatto e quando decise di vendere il dipinto andò dall’artista italiano Alfredo Geri per offrirgli di acquistare il dipinto rubato. Alfredo Geri ha ingannato Perugia fingendo di voler acquistare il dipinto e chiedendo del tempo per assicurarsi che il dipinto fosse reale.
Dopo che Jerry ha confermato che il dipinto era davvero la vera Gioconda, ha chiamato le autorità italiane e ha parlato loro del furto.
Istantanea Coppa Perugia – Social Media
La polizia italiana riuscì ad arrestare Perugia e il dipinto fu collocato nella Galleria Bouvier, per la gioia degli italiani.
Quando la Francia venne a conoscenza di questo incidente, si tennero trattative diplomatiche con l’Italia, erano in gioco le relazioni diplomatiche. La Francia ha insistito affinché l’Italia restituisse il dipinto, insieme al ladro, per essere processato dalla Francia.
L’Italia consegnò il dipinto alla Francia e Perugia fu condannata a un anno di carcere.
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