Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite respinge una richiesta di indagine su Nord Stream | Notizie delle Nazioni Unite
Restano interrogativi sulle esplosioni di settembre che hanno danneggiato i gasdotti che collegano Russia e Germania.
La Russia non è riuscita a convincere il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a richiedere un’indagine indipendente sugli attentati di settembre che hanno rotto il gasdotto Nord Stream che collega Russia e Germania, pompando gas nel Mar Baltico.
Solo Russia, Cina e Brasile hanno votato a favore del testo redatto dalla Russia lunedì, mentre gli altri 12 membri del consiglio si sono astenuti. Una risoluzione ha bisogno di almeno nove voti a favore e nessuna Russia, Cina, Francia, Stati Uniti o Regno Unito vi pone il veto.
La Russia ha proposto la risoluzione il mese scorso, pochi giorni prima del primo anniversario della sua invasione dell’Ucraina.
“Senza un’indagine internazionale obiettiva e trasparente, la verità su quanto accaduto non verrà rivelata”, ha detto al consiglio prima del voto l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzia.
Le esplosioni dell’oleodotto si sono verificate nelle zone economiche esclusive di Svezia e Danimarca. Svezia, Danimarca e Germania hanno dichiarato il mese scorso che le loro indagini separate erano ancora in corso e che la Russia era stata informata.
In una lettera congiunta al Consiglio di sicurezza, hanno affermato che i danni sono stati causati da “forti esplosioni dovute a sabotaggi”. Anche gli Stati Uniti e la NATO hanno descritto l’incidente come un “atto di sabotaggio”.
La maggior parte dei membri del Consiglio di sicurezza che si sono astenuti lunedì ha affermato di averlo fatto perché le indagini nazionali devono poter concludersi prima che si consideri se sia necessaria un’azione alle Nazioni Unite.
La Russia ha lamentato di non essere stata informata delle indagini nazionali in corso. Mosca ha affermato, senza fornire prove, che dietro i bombardamenti c’era l’Occidente.
Gli Stati Uniti non sono stati coinvolti in alcun modo. ha dichiarato Robert Wood, vice ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite.
Ha accusato la Russia di tentare di “screditare il lavoro delle indagini nazionali in corso e di danneggiare qualsiasi conclusione raggiunta che non sia d’accordo con la narrativa politica predeterminata della Russia”.
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