Il campione del mondo è stato brutalmente esonerato dal suo club dopo aver rovinato il calcio italiano
Due decenni fa, Ahn Jung Hwan è stato licenziato perché ha segnato un gol che lo ha reso un eroe nazionale.
Il vincitore della partita in Corea del Sud ha perso il lavoro a giornata con l’ex squadra di Serie A Perugia dopo aver inflitto il colpo ad eliminazione diretta contro l’Italia. Uno scontro al secondo turno è stato controverso poiché il paese ospitante della Coppa del Mondo 2002 ha sconfitto gli Azzurri ai tempi supplementari.
Il Daejeon World Cup Stadium è stato il luogo dell’incontro a eliminazione diretta il 18 giugno 2002 ed è stata l’Italia a prendere il comando iniziale grazie a Christian Vieri. Tuttavia, il tiro di Seol Ki-Hyun all’88’ ha mandato la partita ai tempi supplementari con l’applicazione della regola del golden goal.
La leggenda della Roma Francesco Totti è stato poi espulso poco prima dei tempi supplementari per un secondo fallo di ammonizione e due gol degli ospiti sono stati annullati a causa di controversi appelli di fuorigioco. Alla fine è stato Ahn a suggellare la partita con un gol decisivo al 117′ che lo ha reso il villain in Italia.
L’attaccante era stato precedentemente ridicolizzato per i suoi due anni deludenti con il Perugia e si è ritrovato al centro di una tempesta mediatica. I commenti innocenti di Ahn all’indomani del concorso sono serviti solo ad alimentare le fiamme di questa rabbia.
L’attaccante ha detto ai giornalisti: “Anche se abbiamo vinto con il mio gol, penso di dover ringraziare l’Italia. Ho giocato poco, [but] Ho imparato molto e ho passato un periodo difficile in Italia. Mi ha aiutato a fare delle belle partite in questo Mondiale”.
Le azioni di Ahn combinate con la controversa prestazione dell’arbitro Byron Moreno e dei suoi assistenti hanno portato a un’indagine in Italia. Giorni dopo, il Perugia interviene con decisione contro l’impiegato che aveva spezzato il cuore della nazione.
Il presidente del club Luciano Gucci ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: “Questo signore non metterà mai più piede a Perugia. Era solo un fenomeno quando ha giocato contro l’Italia.
“Sono un nazionalista e considero un comportamento del genere non solo un affronto alla dignità italiana ma anche un insulto a un Paese che gli ha aperto le porte due anni fa. Non ho intenzione di pagare uno stipendio a chi ha distrutto il calcio italiano”.
L’annuncio di Gucci si è rivelato essere una trovata pubblicitaria, ma sono seguite scene brutte quando Perugia ha chiesto 3,8 milioni di dollari di danni a qualsiasi club interessato a ingaggiare un giocatore che era diventato un nemico pubblico in Italia durante la notte. C’è voluto l’intervento di un’agenzia giapponese per liberare Ahn dal campionato tossico, che gli è costato la possibilità di trasferirsi in Premier League con i Blackburn Rovers.
Pensando al gol e alle polemiche che ne sono seguite, l’attaccante di recente Ha detto al quotidiano coreano JoongAng: “Dopo i Mondiali, mia moglie è tornata in Italia e ha scoperto che qualcuno aveva sfasciato la mia Mercedes. Il quotidiano locale ha persino detto che la mafia minacciava di uccidermi. È stato come se avessi chiuso tutta la mia carriera calcistica con questo obiettivo”.
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