I pesci luminosi degli abissi: perché si illuminano, e come?
In quanto tra i territori più inesplorati del pianeta, gli abissi marini hanno sempre esercitato un grande fascino sugli esseri umani, incuriositi soprattutto dalle creature che vi abitano. Tra queste, ad esempio, ci sono i pesci luminosi, probabilmente tra i più iconici delle profondità marine. Ma come fanno questi pesci a illuminarsi? E quanti tipi ne esistono?
Pesci che si illuminano: tv e rappresentazioni
Anche da non esperti di abissi e di creature marine, tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta di pesci luminosi e, magari, abbiamo anche avuto modo di vederne qualcuno in qualche documentario o in tv. Questi pesci, d’altronde, compaiono spesso tra i personaggi di film o di prodotti di intrattenimento, tra cui anche il film d’animazione “Alla ricerca di Nemo”, in cui Marlin, il pesce pagliaccio padre di Nemo, viene quasi inghiottito da un pesce luminoso mentre si trova negli abissi.
Anche la slot “Luminous Life” della piattaforma https://casino.williamhill.it/ è dedicata a queste creature luminose degli abissi: meduse, pesci e altre forme di vita fosforescenti. Tra i prodotti più recenti, invece, “Luca”, un film d’animazione che ha un forte legame con il mare, come raccontato nella recensione di https://www.sdionline.it/.
Nel film compare anche un personaggio proveniente direttamente dagli abissi marini e a cui viene dato il ruolo di zio severo, proprio perché abituato a vivere in un ambiente decisamente più ostile rispetto alla superficie. Alla fine del film, tra l’altro, quasi come se fosse un richiamo ai titoli di coda del film di Nemo, lo zio degli abissi compare in una scena completamente al buio, illuminato solo da una lampadina sulla testa.
Perché i pesci degli abissi si illuminano
Al di là delle rappresentazioni più o meno fantasiose che siamo abituati a vedere in tv, perché i pesci degli abissi si illuminano? Come spiegato su https://www.amoreaquattrozampe.it/, alcune creature marine diventano luminose per bioluminescenza, mentre altre si illuminano grazie all’azione del plancton. Tra i primi, troviamo ad esempio il krill antartico, in grado di emettere una luce giallo-verde per difendersi dai predatori, e il calamaro lucciola, che produce luce attraverso un organo chiamato fotoforo presente su ogni suo tentacolo.
Come spiegato, invece, altri animali marini non si illuminano di luce propria, ma riescono a farlo quando si trovano all’interno di banchi di plancton, dei microrganismi che emettono luce quando stimolati. Non solo: esistono anche i famosi animali marini con la lampadina in testa, proprio come quelli dei film d’animazione. Questi animali, che prendono il nome di pesci lanterna, hanno un apparato luminoso sulla testa che serve sia per scovare plancton da mangiare sia per attrarre potenziali partner per l’accoppiamento. Proprio perché vivono al buio, queste creature sono in grado di emettere circa novanta lampeggi al minuto.
Gli abissi, e le creature luminescenti nello specifico, hanno caratteristiche davvero straordinarie. Ancora più straordinario, però, è il loro numero complessivo: secondo uno studio di Martini e Haddock, infatti, queste rappresentano i tre quarti del totale, seppur siano caratterizzate da tipi e intensità di luce molto diversi tra loro. La bioluminescenza, come dedotto dalla ricerca, è a tutti gli effetti un tratto distintivo del nostro pianeta.
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