I dubbi USA su Israele: i retroscena del nuovo viaggio di Blinken | Federico Rampini
Differenze tra Stati Uniti e Israele sulle pause umanitarie per Gaza
Stati Uniti e Israele stanno mostrando divergenze di opinioni riguardo alla necessità di implementare pause umanitarie durante le operazioni militari a Gaza. Mentre l’America insiste sul fatto che le azioni militari israeliane debbano essere limitate e prevedere interruzioni per fornire cibo, medicinali e benzina alla popolazione di Gaza, Israele sembra essere più concentrato sul raggiungimento del proprio obiettivo strategico di stabilire chi governerà Gaza una volta terminate le operazioni militari.
Un piano per il dopo-Hamas
Il lungo termine sembra essere la preoccupazione principale di entrambi gli attori: Stati Uniti e Israele stanno cercando un piano per il futuro di Gaza. Una possibile soluzione è affidare Gaza a una forza internazionale gestita dai paesi arabi. Si sta lavorando affinché questa proposta possa prendere forma e diventare una soluzione duratura per la regione.
La strategia di contenimento dell’America
L’America non solo sta cercando di trovare una soluzione per Gaza, ma cerca anche di contenere la crescente influenza di Hezbollah nella regione. A questo scopo, ha avvicinato una squadra navale al largo del Libano, con l’intento di agire come deterrente. L’obiettivo è chiaro: l’America non lascerà Israele da solo nella lotta contro i suoi tre nemici sui tre fronti differenti.
Il coinvolgimento dell’Iran
Intanto, l’Iran continua a cercare di infliggere danno ai suoi nemici attraverso milizie terroristiche. L’Iran, tuttavia, nega qualsiasi coinvolgimento diretto. Nel frattempo, sta stringendo collaborazioni con Turchia, Cina e Russia, al fine di aumentare la sua influenza nella regione.
Hamas aumenta i consensi
Nonostante fosse impopolare prima dell’inizio della guerra, Hamas ha guadagnato consensi significativi nella popolazione di Gaza. Tuttavia, persistono dei dubbi sulla possibilità di affidare Gaza a una forza multinazionale araba, dal momento che molti Stati arabi non sono favorevoli a questa soluzione e le opinioni pubbliche nella regione si schierano a favore di Hamas.
L’ostilità dell’Egitto
L’Egitto si mostra ostile verso i palestinesi di Gaza, in quanto teme infiltrazioni jihadiste sul proprio suolo. Questo atteggiamento ostile rende più complicata la ricerca di una soluzione per Gaza.
Il desiderio degli Stati Uniti
La soluzione preferita dagli Stati Uniti sarebbe quella di affidare Gaza all’Autorità palestinese. Tuttavia, affinché ciò avvenga, l’Autorità palestinese dovrebbe esprimere un nuovo leader e Israele dovrebbe promuovere un cambiamento politico a favore della soluzione dei due Stati. Tuttavia, solo un terzo degli israeliani è favorevole a questa soluzione, rendendo ancora più complicato il raggiungimento di un accordo.
In conclusione, le divergenze tra Stati Uniti e Israele riguardo alle pause umanitarie a Gaza sembrano essere solo la punta dell’iceberg di una serie di complesse questioni politiche e strategiche che si stanno delineando nella regione.