Guerra Israele-Hamas, Biden a Netanyahu: proteggete i civili. Assalto ai magazzini con gli aiuti di cibo a Gaza… – SDI Online
L’organizzazione Reporter Senza Frontiere (RSF) ha pubblicato un rapporto preoccupante riguardante un attacco che ha avuto luogo il 13 ottobre nel sud del Libano, prendendo di mira il giornalista della Reuters, Issam Abdallah, insieme ad altri sei colleghi feriti. Il rapporto ha suscitato molta attenzione e preoccupazione nel campo del giornalismo internazionale.
Secondo l’analisi balistica condotta da RSF, gli spari provenivano da una zona a est rispetto al punto in cui i giornalisti erano stati colpiti, vicino al confine con Israele. Questo dettaglio è molto inquietante, poiché indica che gli attacchi erano mirati e non casuali.
I giornalisti stavano coprendo le tensioni al confine quando hanno subito due attacchi separati da soli 37-38 secondi. Nel primo attacco, il fotoreporter della Reuters è stato ucciso, mentre nel secondo attacco il veicolo di Al Jazeera è stato fatto esplodere. RSF sottolinea che i giornalisti indossavano caschi e giubbotti con il logo “Press”, rendendoli chiaramente riconoscibili come membri della stampa, quindi non potevano essere confusi con i combattenti.
La conclusione di RSF è che i giornalisti non erano vittime collaterali, ma erano l’obiettivo preciso dell’attacco. Questa evidenza è molto inquietante e solleva molte domande sulla sicurezza dei giornalisti nel paese.
Testimoni intervistati da RSF hanno riportato che poco prima dell’attacco un elicottero Apache israeliano sorvolava la zona. Queste testimonianze potrebbero essere cruciali per determinare la responsabilità dell’attacco.
Le autorità libanesi hanno immediatamente accusato Israele di essere responsabile degli attacchi, mentre l’esercito israeliano ha dichiarato di essere dispiaciuto per l’accaduto e di essere al momento impegnato nelle indagini per scoprire i responsabili.
Anche AFP e Reuters stanno conducendo le proprie indagini sull’accaduto, per cercare di far chiarezza su quello che è successo e garantire che i giornalisti possano svolgere il proprio lavoro in sicurezza.
Questo attacco alle libertà di stampa è stato fortemente condannato sia a livello nazionale che internazionale. RSF ha sottolineato l’importanza di proteggere i giornalisti e ha richiesto un’indagine completa e trasparente sull’attacco.
La comunità giornalistica internazionale chiede giustizia per i giornalisti uccisi e feriti in questo attacco, sperando che si faccia luce sulla verità e che si metta fine a qualsiasi forma di violenza contro i reporter nel sud del Libano.
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