Guerra in Ucraina: il Pentagono avverte il Congresso che i fondi per Kiev stanno per finire – SDI Online
Gli ultimi sviluppi politici negli Stati Uniti hanno messo in luce la situazione critica dell’Ucraina, a causa dell’accordo per evitare il cosiddetto “shutdown” che ha comportato la cancellazione dei finanziamenti destinati al paese europeo.
Il Pentagono ha inviato una lettera al Congresso per richiedere urgentemente la ricostituzione dei finanziamenti per l’Ucraina, sottolineando le conseguenze negative che il ritardo nel rifornimento alle forze militari potrebbe comportare sulla preparazione delle forze armate ucraine.
Il presidente Joe Biden, per rassicurare gli alleati e confermare il sostegno agli ucraini, ha annunciato che avrebbe chiamato personalmente gli alleati per discutere della situazione e valutare possibili azioni da intraprendere.
Nel frattempo, la faida interna all’interno del Partito Repubblicano ha raggiunto nuovi livelli: un deputato repubblicano ha presentato una mozione per rimuovere il leader della Camera, Kevin McCarthy. Questo dissenso interno ha creato una situazione di incertezza sulla posizione dei democratici, che stanno valutando come posizionarsi e che ruolo assumere in questo conflitto tra i membri del partito rivale.
Inoltre, uno dei deputati repubblicani, Gaetz, ha accusato McCarthy di aver fatto un accordo segreto sull’Ucraina con i democratici. Questa accusa ha ulteriormente alimentato la tensione all’interno del partito e ha sollevato interrogativi sulla fiducia e la coesione tra i membri.
Infine, si sta discutendo la possibilità di un voto “presente ma astenuto” al fine di abbassare il quorum della maggioranza, consentendo così ai repubblicani di decidere il destino di McCarthy. Questa è stata interpretata come una mossa strategica per indebolire la posizione del leader della Camera e aumentare le possibilità di rimozione.
La situazione rimane incerta, con la questione dell’Ucraina al centro delle discussioni politiche negli Stati Uniti. Si attendono ulteriori sviluppi e decisioni che potrebbero avere ripercussioni sulla politica interna e sulle relazioni esterne del paese.
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