Doppio trapianto riuscito su un bambino di 3 anni con leucemia – Agenzia ANSA
Un bambino di tre anni e otto mesi, affetto da leucemia mieloide, è stato sottoposto a un doppio trapianto all’Irccs Sant’Orsola di Bologna. Il piccolo paziente è diventato il più giovane in Europa a essere trattato con questa procedura, con solo un altro caso documentato nella letteratura medica mondiale.
Grazie alla donazione delle cellule staminali emopoietiche da parte della madre, il doppio trapianto è stato reso possibile. Dopo il trapianto, però, il bambino ha sviluppato una complicazione chiamata GvHD intestinale, che ha reso necessaria una terapia immunosoppressiva.
Nonostante due mesi di trattamento, incluso l’utilizzo di farmaci sperimentali, la condizione del bambino non migliorava. I medici hanno quindi deciso di procedere con un trapianto di microbiota, ottenendo l’autorizzazione dal Centro Nazionale Trapianti.
Dopo due infusioni di microbiota, i sintomi del bambino hanno iniziato a diminuire gradualmente. I medici hanno constatato un’importante miglioramento nel suo stato di salute. Finalmente, il piccolo paziente è stato dimesso dall’ospedale e ha potuto tornare a casa con la sua famiglia.
La procedura seguita per affrontare la complicanza della GvHD intestinale è stata molto innovativa ed efficace. Questo caso rappresenta quindi un importante traguardo nella cura delle malattie ematologiche. Inoltre, offre speranza per altri pazienti che potrebbero affrontare complicanze simili a seguito di un trapianto.
È notevole come una terapia basata sul trapianto di microbiota sia stata in grado di migliorare la salute di un bambino così giovane. Gli studi futuri potrebbero quindi concentrarsi su questa nuova e promettente possibilità di trattamento per complicanze post-trapianto.
Le autorità ospedaliere e i medici responsabili del caso si sono detti molto soddisfatti dei risultati ottenuti e sperano di poter replicare questa procedura in futuro per aiutare altri pazienti che affrontano situazioni simili.
L’importanza di diffondere questo caso e i risultati ottenuti risiede nella possibilità concreta di salvare la vita di molti pazienti che affrontano complicazioni post-trapianto. La speranza è di poter estendere l’utilizzo del trapianto di microbiota a livello nazionale ed internazionale, così da offrire una soluzione innovativa ed efficace a quanti ne hanno bisogno.
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