Covid, la variante JN.1 aumenta il rischio di contagio: la nota dellOms
La variante JN.1 classificata come “variante di interesse” dall’OMS
L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha classificato la variante JN.1 come “variante di interesse” e ha previsto un ulteriore aumento delle infezioni durante il periodo delle festività tra Natale e Capodanno.
La variante JN.1, originaria del Lussemburgo, presenta una mutazione aggiuntiva (L455S) rispetto alla progenitrice Pirola, oltre a quattro altri cambiamenti nella proteina non-Spike.
Studi recenti hanno dimostrato che JN.1 ha un’infettività significativamente più alta rispetto alla variante BA.2.86 e si è osservato un aumento dei casi di reinfezione.
Tuttavia, non ci sono prove che indichino cambiamenti nei sintomi o nella gravità delle infezioni causate dalla variante JN.1. Gli esperti stanno monitorando attentamente l’efficacia dei vaccini contro la variante Omicron XBB.1.5.
L’OMS sottolinea che i vaccini attualmente disponibili continuano a proteggere dalle malattie gravi e dalla morte causate dalla variante JN.1, così come dalle altre varianti del virus.
Al fine di prevenire ulteriori diffusione del virus, è importante continuare ad adottare misure preventive come l’uso delle mascherine in luoghi affollati o chiusi e il mantenimento di una distanza di sicurezza.
Attualmente, la variante JN.1 è quella che si sta diffondendo più rapidamente negli Stati Uniti.
Secondo uno studio condotto in Italia, la variante JN.1 è considerata benigna ma immunoevasiva, il che significa che può causare casi lievi che contribuiscono alla catena di contagi.
Gli esperti consigliano di proteggere le persone più vulnerabili attraverso la somministrazione dei vaccini, che potrebbero richiedere dosi di richiamo per mantenere l’efficacia nel tempo.
L’OMS sta monitorando attentamente l’evoluzione della situazione legata alla variante JN.1 e continuerà a fornire aggiornamenti e linee guida per aiutare a contrastare la diffusione del virus.
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