Cannabis. Omceo Roma: Bene Schillaci, il Cbd è un Cavallo di Troia per promuovere il consumo – Quotidiano Sanità (Note: I couldnt find any reference to SDI Online in the given title, so I couldnt include it in the Italian version.)
L’Ordine dei medici di Roma sostiene il decreto del ministro della Salute che vieta la vendita di prodotti a base di cannabidiolo (CBD) nei negozi di cannabis leggera. La decisione è stata presa in seguito all’invio di un documento dalla Commissione operativa dell’Ordine, che si occupa di valutare, prevenire e divulgare i danni che la cannabis provoca sulla salute mentale dei giovani e su altri disturbi correlati.
Il presidente dell’Ordine ha approvato l’invio di questo documento che evidenzia come il CBD sia stato utilizzato come “Cavallo di Troia” per promuovere l’uso voluttuario della cannabis. Secondo il documento, la commercializzazione incontrollata del CBD ha portato all’aumento dei disturbi psichici e dei ricoveri nelle strutture di salute mentale.
La lettera sottolinea anche l’importanza del controllo medico nell’uso del CBD e mette in guardia sui rischi legati all’utilizzo di altri cannabinoidi presenti nei prodotti a base di CBD. Vengono diffusi nuovi ceppi di cannabinoidi di cui si conosce ancora poco a livello scientifico e viene segnalato anche il “taglio” della cannabis contenente CBD con sostanze sintetiche.
La decisione del ministro della Salute di vietare la vendita di prodotti a base di CBD è stata quindi accolta positivamente dalla Commissione dell’Ordine dei medici di Roma. Secondo il presidente dell’Ordine, questa mossa contribuirà a proteggere la salute dei giovani e a prevenire il diffondersi di disturbi mentali legati all’uso della cannabis.
Tuttavia, alcuni proprietari di negozi di cannabis leggera hanno sollevato delle critiche riguardo al decreto, sostenendo che la vendita di prodotti a base di CBD sia sicura e offra benefici terapeutici. Sostengono anche che l’adozione di misure più rigide potrebbe spingere i consumatori ad acquistare prodotti di bassa qualità sul mercato nero.
Staremo a vedere come si evolverà la situazione e se altri ordini di medici seguiranno l’esempio di Roma nel sostenere il divieto della vendita di prodotti a base di CBD nei negozi di cannabis leggera. Intanto, l’Ordine dei medici di Roma spera che queste misure contribuiscano a proteggere la salute dei giovani e ad aumentare la consapevolezza sull’uso responsabile della cannabis.
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