Borse, dicembre parte bene. Milano a +0,6%. Powell: troppo presto per dire quando taglieremo i tassi …
Wall Street chiude in rialzo: Dow Jones +0,82%, Nasdaq +0,55%, S&P 500 +0,59%
Nella giornata di ieri, Wall Street ha chiuso in aumento, con il Dow Jones che ha registrato un aumento dello 0,82%, il Nasdaq dello 0,55% e lo S&P 500 dello 0,59%. Questo incremento è stato guidato da una serie di fattori, tra cui le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, secondo cui non è ancora il momento di aumentare i tassi di interesse.
Queste parole di Powell sono state accolte con favore dai trader, che hanno visto nei suoi commenti un segnale di continuità nella politica monetaria attuale. Di conseguenza, i rendimenti dei titoli del Tesoro sono diminuiti, grazie alla riduzione delle aspettative di un aumento dei tassi.
Inoltre, l’inflazione è rallentata, il che ha ulteriormente contribuito al calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro. I trader ora non credono più che i tassi d’interesse possano essere aumentati e stanno scommettendo su un primo taglio dei tassi a marzo.
Tuttavia, non tutte le notizie sono positive per l’economia statunitense. L’indice sull’attività manifatturiera degli Stati Uniti è diminuito a novembre, segnalando un rallentamento del settore manifatturiero.
Nel frattempo, il mondo delle criptovalute sta vivendo un momento di grande ottimismo. Il bitcoin, ad esempio, ha raggiunto il suo valore massimo degli ultimi 19 mesi, superando i 38.100 dollari. In generale, le criptovalute stanno mostrando fiducia sulle prossime mosse dei regolatori statunitensi.
Nella zona euro, l’indice PMI manifatturiero ha mostrato segnali positivi. A novembre, l’indice è salito, segnalando un rallentamento della contrazione del settore manifatturiero. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni. L’Austria ha registrato la peggiore prestazione nel settore manifatturiero, seguita da Germania e Francia.
Nel mercato finanziario italiano, lo spread tra i titoli del Tesoro e i Bund tedeschi è sceso a 173 punti base. Nel frattempo, l’euro ha perso quota rispetto al dollaro e allo yen.
Infine, c’è un aggiornamento riguardante il settore energetico. Il prezzo del petrolio ha rallentato dopo l’annuncio di un taglio della produzione da parte dell’OPEC. Tuttavia, il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record, chiudendo a 2.071 dollari all’oncia.
Questi sono solo alcuni degli ultimi sviluppi nel mondo dell’economia, che influenzano direttamente i mercati finanziari globali.
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