Booking.com, il caso dei pagamenti mancanti agli host italiani: «In arretrato di 10 mila euro» – SDI Online
Booking.com ha bloccato i pagamenti ad alcuni albergatori e gestori di strutture in Italia, causando ritardi nei pagamenti da agosto, in alcuni casi anche da luglio. Le cifre non accreditate vanno da poche centinaia fino a migliaia di euro. The Guardian ha sollevato il caso a livello internazionale, denunciando i problemi tecnici della piattaforma. Alcuni esercenti italiani hanno deciso di procedere per vie legali, mentre altri si sono rivolti all’Associazione Europea Consumatori Indipendenti. Booking.com ha comunicato che i pagamenti sono ripresi normalmente per la maggior parte dei partner, ma alcuni hanno incontrato problemi tecnici che hanno causato ritardi. Gli esercenti lamentano anche l’impossibilità di contattare l’assistenza clienti di Booking.com e la mancanza di risposte concrete. Alcuni esercenti hanno cambiato la modalità di pagamento richiesta da Booking.com, ma i soldi non sono ancora arrivati. Molti albergatori e gestori si sono rivolti all’Associazione Europea Consumatori Indipendenti, che ha presentato un esposto all’Antitrust. Gli esercenti sono preoccupati anche per le commissioni, che rimangono a una media globale del 15% e si aggiungono ad altri costi come l’1,23% per la gestione delle transazioni e il 22% di Iva sulle commissioni a Booking.com.
L’importante sito di prenotazioni online Booking.com sta causando problemi agli albergatori e ai gestori di strutture in Italia. Da agosto, alcuni di loro hanno subito ritardi nei pagamenti, con importi bloccati che vanno da poche centinaia a migliaia di euro. Questa situazione ha attirato l’attenzione anche del giornale britannico The Guardian, che ha sollevato il caso a livello internazionale, evidenziando i problemi tecnici che affliggono la piattaforma di prenotazione online.
Alcuni esercenti italiani hanno deciso di intraprendere azioni legali, desiderosi di far valere i loro diritti. Altri, invece, si sono rivolti all’Associazione Europea Consumatori Indipendenti per ottenere supporto e assistenza. Booking.com ha comunicato che i pagamenti sono stati ripresi regolarmente per la maggior parte dei loro partner, tuttavia, alcuni hanno continuato ad affrontare problemi tecnici che hanno causato ritardi nelle transazioni.
Gli esercenti italiani lamentano anche l’impossibilità di contattare l’assistenza clienti di Booking.com, che sembra non fornire risposte concrete alle loro preoccupazioni. Inoltre, alcuni esercenti hanno cambiato la modalità di pagamento richiesta da Booking.com, ma non hanno ancora ricevuto i soldi che spettano loro.
Di fronte a questa situazione di incertezza e difficoltà, molti albergatori e gestori si sono rivolti all’Associazione Europea Consumatori Indipendenti, che ha presentato un esposto all’Antitrust per chiedere un’indagine sulle pratiche di Booking.com. Oltre ai ritardi nei pagamenti, gli esercenti sono preoccupati anche per le commissioni che devono pagare al sito, le quali si attestano su una media globale del 15%. Queste commissioni si aggiungono ad altri costi, come l’1,23% per la gestione delle transazioni e il 22% di Iva sulle commissioni a Booking.com, mettendo ulteriormente a dura prova gli utili degli esercenti.
La situazione rimane complessa e gli esercenti continuano a lottare per ottenere i pagamenti che spettano loro, oltre a trovare soluzioni per ridurre i costi imposti da Booking.com. Si spera che l’indagine dell’Antitrust porti a risultati concreti e che si crei una maggiore trasparenza e equità nel settore delle prenotazioni online.