Vista da Roma: l’Italia affronta la prova più dura in Inghilterra al Southgate
Possiamo dire di avere ragione nella nostra prima anteprima sull’Italia, a questo punto possiamo dirlo senza alcun timore.
Abbiamo sempre creduto in Roberto Mancini, nella sua squadra: Gigio Donnarumma e compagni sono arrivati in finale e al Wembley Stadium affronteranno i padroni di casa, l’Inghilterra guidata da Gareth Southgate. Sui social dei tifosi italiani, non appena l’arbitro ha fischiato il fischio finale dopo il rigore di Jorginho, si leggeva “E’ arrivata la Roma”, con un chiaro allusione alla frase tanto cara ai tifosi inglesi. Il primo a sapere che domenica sarà difficile è lo stesso Mancini, perché la sua squadra sembrava molto stanca e perché l’Inghilterra è la favorita, giocando in casa, davanti ai propri tifosi, in un’avventura che sembra scritta solo per loro. A loro, per riportare il calcio a casa.
E’ stata una partita molto difficile per gli Azzurri, visto che l’allenatore Luis Enrique ha giocato la migliore partita del torneo, soprattutto perché Dani Olmo ha regalato una partita praticamente perfetta. Nonostante le difficoltà, è stata l’Italia a passare in vantaggio grazie allo splendido gol di Federico Chiesa. Ma pochi minuti dopo, con gli Azzurri stanchi e qualche discutibile cambio ostacolato da Mancini, la Spagna riesce a pareggiare grazie a un bellissimo passaggio di Olmo, mettendo Alvaro Morata davanti a Donnarumma. Dal pareggio della Spagna, l’Italia ha un solo obiettivo: resistere, sperando di arrivare ai rigori. Così è stato.
Ciro Immobile è stato ancora una volta protagonista di una partita sconosciuta, quasi maligna, che Mancini ha dovuto sostituire, giocando per gran parte della ripresa con Lorenzo Insigne come nuovo giocatore. Non una grande partita delle giovanili azzurre, anche se l’assenza di Leonardo Spinazzola ha condizionato la loro tattica più del previsto. L’esterno della Roma ha qualità insostituibili ed Emerson Palmieri non ha la velocità o la tecnica che gli permetterebbero di sostituirlo senza che la squadra soffra. Non è un caso che al termine della partita Insigne e compagni abbiano festeggiato indossando la maglia di Spinazzola, che è stato influenzato da questo gesto e si unirà alla squadra di Wembley.
E nonostante la fatica e le difficoltà, l’Italia è comunque riuscita a raggiungere i rigori che non erano iniziati nel migliore dei modi, con Manuel Locatelli che ha perso il primo posto. Fortunatamente per Mancini, era assente anche Olmo; Morata ci prova, ma il rigore viene parato dall’ottimo Donnarumma, ancora una volta protagonista dell’Italia. Tuttavia Jorginho ha segnato il rigore decisivo nella vittoria degli Azzurri, uno dei migliori giocatori della Nazionale fino ad oggi, che ha mancato unai Simon incredibilmente cool e ha mandato i suoi compagni di squadra in finale. Il rigore decisivo di Jorginho è il giusto coronamento dell’Euro straordinario finora. Un giocatore sottovalutato, senza dubbio uno dei centrocampisti più forti al mondo, sempre al centro del gioco, sempre in testa ai compagni. Alcuni giornalisti italiani invocano per lui il Pallone d’Oro, visto che ha vinto anche la Champions League con il Chelsea, ma di questo si parlerà più avanti, visto che ora c’è la partita più importante per la carriera di tanti giocatori italiani.
Un vero sogno per molti di questi uomini, guidati da un allenatore d’eccezione, sembra destinato a lasciare un segno indelebile anche come allenatore della Nazionale. Tutti i tifosi italiani sono grati a Mancini, tutti i tifosi italiani amano il loro allenatore, non solo per i risultati ottenuti in campo, ma anche per la rivoluzione che ha compiuto: l’Italia non sta più in fondo e gioca in contropiede, l’Italia Mancini è attaccante squadra che gioca senza paura e crea tante Possibilità che possa segnare contro chiunque con azioni belle e ben costruite.
Parlando dei tifosi italiani, però, ancora una volta, è impossibile non citare gli indimenticabili festeggiamenti al termine del match. Da Roma a Milano, indiscriminatamente, gli italiani si sono riversati in strada alla fine della partita e hanno dato inizio a festeggiamenti che sono durati ore e ore, con abbracci tra sconosciuti e cori a voce alta. La partita finale non è stata ancora giocata.
Una partita difficile, molto difficile, contro una squadra che sembra aver trovato equilibrio ed è soprattutto piena di grandi giocatori e campioni straordinari che a volte restano in panchina per tutta la partita o quasi, come Jack Grealish, Phil Foden e Jadon Sancho . Lo stadio andrà a fuoco e gli applausi dei tifosi inglesi continueranno, in Italia lo sanno tutti e sicuramente lo conoscono anche Mancini ei suoi giocatori. Avrai bisogno di una partita perfetta per vincere il Campionato Europeo, e ci vorrà la partita di una vita per scrivere la storia.
Da Donnarumma a Immobile, dal primo per principianti all’ultimo sub, tutti dovranno dare il massimo. Soprattutto immobile: per Ciro, la partita della sua vita, la partita per cui è nato, possono essere quei 90 minuti in cui lascia un segno indelebile nella memoria di tutti i tifosi italiani. Sudore e sacrificio non sarebbero più bastati, Immobile avrebbe dovuto iscriversi, e non c’erano più scuse. Sarà una serata difficile per la difesa italiana, visto che dovrà vedersela con giocatori come Raheem Sterling, Harry Kane, Grealish, Sancho, Foden, Mason Mount, Bukayo Saka… giocatori eccezionali. Non ci saranno momenti di relax per i giocatori in questi giorni prima della partita.
All’appuntamento con la storia non sarà permesso sbagliare. Un’ultima notte meravigliosa, di nuovo una notte nel sogno. Pochi credevano a Mancini e al suo gruppo, pochi si aspettavano questa finale, ma l’Italia è arrivata in finale. Non sappiamo se il calcio tornerà a casa o verrà alla Roma, ma è sicuramente una notte indimenticabile, una di quelle partite di cui si parlerà per tanti anni, per un motivo o per l’altro.
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