4 donne incinte tra i 20 migranti annegati in Tunisia
Le autorità tunisine hanno detto venerdì che quattro donne incinte erano tra i 20 migranti i cui corpi sono stati trovati al largo della costa tunisina dopo che l’imbarcazione del contrabbando è affondata, mentre proseguono gli sforzi per cercare altre 13 ritenute disperse.
Diciannove dei 20 migranti morti nell’annegamento di giovedì erano donne, secondo Mourad Turki, portavoce del tribunale distrettuale di Sfax nella Tunisia centrale.
Funzionari della Guardia Costiera e pescatori locali hanno recuperato i corpi, li hanno portati a riva e trasportati in sacchi di cadaveri bianchi in un vicino ospedale dove i corpi sono stati sottoposti ad autopsia.
Turki ha detto che quattro migranti sono stati salvati: uno è rimasto sotto controllo medico venerdì e un altro è scappato dall’ospedale.
Al-Turki ha detto che la barca, che era sovraffollata e in cattive condizioni, trasportava 37 persone: tre tunisini e uno dall’Africa subsahariana. Barche della Guardia Costiera e sommozzatori stanno cercando i 13 dispersi, ma venerdì non hanno trovato nuovi corpi o sopravvissuti, tra forti venti e onde alte nella zona.
Le autorità tunisine affermano di aver recentemente intercettato diverse imbarcazioni per il traffico di migranti, ma il numero di tentativi è in aumento, soprattutto tra la regione di Sfax e l’isola italiana di Lampedusa.
Le barche del traffico di migranti partono spesso dalla costa della Tunisia e dalla vicina Libia trasportando persone da tutta l’Africa, compreso un numero crescente di tunisini in fuga da difficoltà economiche di lunga data nel loro paese.
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