Caso Yara, Cassazione: bocciata lulteriore analisi dei reperti | Lavvocato di Bossetti: La potenza prevale sempre – SDI Online
Gli avvocati di Massimo Bossetti, condannato per l’omicidio della giovane ginnasta Yara Gambirasio, hanno presentato un ricorso straordinario alla Suprema Corte. Nel ricorso, i difensori hanno chiesto di poter effettuare ulteriori analisi sugli indumenti della tredicenne di Brembate Sopra, tra cui gli slip e i leggings, che sono stati identificati come appartenenti a Bossetti e isolati come prove nel corso del processo.
I legali di Bossetti hanno anche espresso il desiderio di analizzare altri abiti appartenenti alla ragazza, al fine di dimostrare l’innocenza del loro assistito. Secondo il legale di Bossetti, i reperti confermerebbero l’innocenza del condannato.
Claudio Salvagni, uno degli avvocati, ha espresso stupore per il fatto che sembra non esistere giustizia in questo caso. Yara Gambirasio fu rapita il 26 novembre 2010 e il suo corpo fu ritrovato senza vita il 26 febbraio 2011.
Massimo Bossetti fu arrestato nel 2014 e condannato all’ergastolo nel 2018. Tuttavia, i suoi avvocati stanno sostenendo che il processo sia stato viziato da irregolarità eccessive, sottolineando l’importanza di analisi ulteriori sugli indumenti della vittima.
Il ricorso straordinario presentato alla Suprema Corte potrebbe aprire la strada a un nuovo processo per Bossetti, nel quale le prove potrebbero essere rivalutate e la sua posizione potrebbe essere riesaminata. Sarà interessante vedere come si svilupperanno gli sviluppi futuri di questo caso tanto discusso.