Elezioni, terzo mandato: i sindaci in provincia pronti alla sfida – La Provincia di Cremona e Crema
Il Consiglio dei ministri approva il decreto legge sull’Election day e i mandati dei sindaci dei piccoli comuni
Il governo italiano ha dato il via libera al decreto legge per l’Election day durante il Consiglio dei ministri. Questo decreto stabilisce che le elezioni europee si terranno l’8 e il 9 giugno, offrendo la possibilità di accorpare le elezioni amministrative e regionali. Questa decisione è stata presa per razionalizzare il processo elettorale e ottimizzare i costi.
Inoltre, il decreto legge introduce dei cambiamenti significativi per quanto riguarda i limiti dei mandati dei sindaci dei piccoli comuni. In particolare, per i comuni con una popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti sarà possibile ampliare il mandato fino al terzo termine, mentre per i comuni con meno di 5.000 abitanti il limite verrà eliminato completamente.
Questa normativa ha suscitato l’interesse di vari sindaci che stanno prendendo in considerazione la possibilità di candidarsi per un terzo mandato. Tra questi vi sono i sindaci di Castelleone, Soresina e Castelverde, Pietro Fiori e Diego Vairani. Anche il sindaco di Offanengo, Gianni Rossoni, e il sindaco di Casaletto Ceredano, Aldo Casorati, sono interessati a una nuova candidatura alle elezioni amministrative. Inoltre, il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, si è dichiarato disponibile a una terza candidatura.
Tuttavia, alcuni sindaci come quelli di Torre de’ Picenardi, Martignana di Po e Tornata, che hanno appena completato il terzo mandato, devono ancora decidere se candidarsi nuovamente.
Da notare che ci sono anche altri sindaci nel territorio che hanno già completato il terzo mandato, ma la loro scadenza è programmata per il futuro, quindi potrebbero aspirare a un mandato successivo.
Questo decreto legge, oltre ad avere un impatto sulle elezioni europee, rappresenta un cambiamento significativo per quanto riguarda la durata dei mandati dei sindaci dei piccoli comuni, stimolando il dibattito politico sul tema delle rielezioni e offrendo nuove opportunità ai sindaci interessati.