Attacco aereo su Gaza: tre giornalisti uccisi
Tre giornalisti uccisi durante un attacco aereo israeliano a Gaza
Gli scontri violenti tra Israele e Palestina continuano a mietere vittime, con un attacco aereo nella Striscia di Gaza che ha causato la morte di tre giornalisti. Tra le vittime c’è anche Hamza Wael Dahdouh, il figlio di un corrispondente di Al Jazeera nella zona.
I giornalisti si trovavano in auto a Rafah quando sono stati colpiti e uccisi. Un fotoreporter è stato invece ucciso durante un raid aereo su Gaza City. Hamas sostiene che Israele stia cercando di intimidire i giornalisti e impedire una copertura mediatica obiettiva del conflitto.
Al Jazeera ha condannato in modo deciso l’uccisione dei giornalisti e ha accusato Israele di violazione della libertà di stampa. L’emittente ha chiesto una completa indagine sull’accaduto e ha ribadito il proprio impegno a diffondere informazioni precise e imparziali sulla situazione a Gaza.
La violenza non ha risparmiato neppure la Cisgiordania, dove sette palestinesi e una poliziotta israeliana sono stati uccisi domenica scorsa. Inoltre, un cittadino israeliano è rimasto vittima di un ordigno piazzato lungo una strada, mentre le forze di sicurezza sono attualmente alla ricerca dell’attentatore.
Una tragedia ha colpito anche una famiglia palestinese, con la morte di una bambina di quattro anni durante un attacco con un’automobile a un checkpoint di Gerusalemme Est. Questo episodio ha suscitato ulteriori tensioni nella regione già segnata da violenze.
Il conflitto si è esteso anche al Libano, da cui sono stati lanciati otto razzi contro Israele, causando danni ma fortunatamente senza ferire nessuno. Le forze israeliane affermano di aver eliminato circa 8.000 miliziani nel nord della Striscia di Gaza durante i tre mesi di guerra, annunciando la distruzione di tutte le infrastrutture di Hamas nella zona.
La comunità internazionale è preoccupata per l’escalation di violenze in Medio Oriente e continua a chiedere un immediato cessate il fuoco e un dialogo pacifico tra tutte le parti coinvolte. La situazione resta instabile e ispira timori di ulteriori perdite di vite umane e distruzione.
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