Chiara Ferragni dopo le accuse: Donazioni regolari – SDI Online
La famosa bambola Trudi con le sembianze di Chiara Ferragni, venduta diversi anni fa a sostegno dell’associazione “Stomp Out Bullying” nella lotta contro il cyberbullismo, è finita sotto inchiesta secondo quanto riportato da “La verità” il 6 gennaio.
La società Tbs Crew, controllata da Chiara Ferragni, ha emesso un comunicato ufficiale in merito alle vendite della bambola. Secondo quanto dichiarato, i ricavi delle vendite effettuate tramite l’e-commerce The Blonde Salad sono stati integralmente donati all’associazione “Stomp Out Bullying” nel luglio 2019, al netto delle commissioni di vendita.
È importante specificare che l’impegno a favore dell’associazione riguardava esclusivamente le vendite fatte tramite il canale e-commerce diretto gestito dalla società Tbs Crew. Altri canali gestiti da terzi non sono inclusi in questa donazione.
La società sottolinea che questa modalità di donazione è stata comunicata in maniera trasparente sia sui social media di Chiara Ferragni che su quelli ufficiali di Tbs Crew. Pertanto, tutto ciò è in linea con quanto precedentemente annunciato.
È fondamentale ricordare che la bambola Trudi è stata realizzata come parte di un’iniziativa per sostenere la campagna contro il bullismo online promossa da Chiara Ferragni e l’associazione “Stomp Out Bullying”. L’intento principale era quello di raccogliere fondi per combattere questo fenomeno così diffuso tra i giovani.
La notizia dell’inchiesta sulla corretta gestione dei fondi raccolti per cause benefiche, in particolare tramite la vendita di questa bambola, ha suscitato interesse e dibattito nella società. Questo caso mette in evidenza l’importanza di una gestione corretta e trasparente delle donazioni, affinché i fondi raccolti possano essere effettivamente utilizzati per supportare le cause benefiche previste.
Ci auguriamo che questa situazione possa servire da spunto per approfondire ulteriormente le modalità di gestione delle donazioni nel contesto delle iniziative benefiche e per garantire che i soldi donati vadano davvero a sostegno delle cause che ne beneficiano.
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