Medio Oriente, Netanyahu ritira i negoziatori: raggiungeremo i nostri obiettivi – SDI Online
La tregua temporanea tra Israele e Hamas sembra essere molto lontana, con ostaggi ancora in prigionia. Il Mossad ha deciso di ritirare i suoi negoziatori a causa dei colloqui senza alcun progresso con Hamas. Di conseguenza, i bombardamenti su Gaza sono ripresi e le reciproche accuse continuano ad aumentare.
Hamas ha dichiarato di non voler rilasciare gli ostaggi fino a quando non sarà raggiunto un cessate il fuoco permanente e non verranno rilasciati i prigionieri palestinesi. Il presidente francese, Emmanuel Macron, si unirà ai mediatori in Qatar per cercare di risolvere la situazione.
Macron ha invitato Israele a chiarire i propri obiettivi per evitare una guerra prolungata. Tuttavia, il primo ministro israeliano, Netanyahu, insiste sul continuare le operazioni finché non verranno raggiunti gli obiettivi prefissati.
Le vittime aumentano drammaticamente, con un bilancio di 15.200 morti, di cui il 70% sono donne e bambini. Hamas ha condannato fermamente la morte di 300 palestinesi nell’ultimo attacco.
Israele non si ferma solo a Gaza, ma continua ad attaccare anche in Libano e Siria. L’Iran ha annunciato la morte di due dei suoi consiglieri militari durante gli attacchi in Siria.
La disputa tra Israele e Turchia sulla pace prosegue, con il presidente turco Erdogan che critica l’approccio intransigente di Israele. In risposta, Cohen, rappresentante di Israele, ha invitato sarcasticamente i terroristi di Hamas a fuggire in Turchia.
La situazione in Israele e nella regione continua a rimanere tesa, con la speranza che i mediatori possano trovare una soluzione pacifica ai conflitti in corso.
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