SDI Online: Arriva il fisco a rate per le Partite Iva, ma non per tutti gli autonomi: ecco come funzionerà
Roma, 19 ottobre 2023: Il fisco a rate per le partite IVA in attesa dell’estensione della Flat tax.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato oggi una nuova misura che permetterà ai contribuenti con partita IVA di rateizzare il pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi. A partire dal 16 gennaio 2024, i contribuenti potranno versare l’importo in cinque rate mensili. Tuttavia, è importante sottolineare che questa misura sarà in vigore solo per il periodo di imposta del 2023.
La possibilità di rateizzare il pagamento riguarderà esclusivamente le partite IVA con ricavi o compensi inferiori a 170.000 euro nel 2022. L’obiettivo principale di questa misura è quello di alleggerire il peso del versamento del secondo acconto sulle piccole aziende e di favorire la loro sostenibilità finanziaria.
Tuttavia, le imposte previdenziali che devono essere versate all’INPS non saranno oggetto di rateizzazione. Inoltre, sulle rate successive alla prima sarà necessario pagare interessi al tasso annuo del 4%.
È importante sottolineare che le modalità di calcolo del secondo acconto delle imposte non subiranno modifiche. In altre parole, saranno mantenuti gli stessi criteri e le stesse regole attualmente in vigore.
Una delle novità più rilevanti riguarda l’abolizione delle sanzioni per il differimento e il frazionamento del versamento dell’acconto. Questo permetterà ai contribuenti di gestire in modo più flessibile il pagamento delle imposte e di evitare pesanti sanzioni in caso di eventuali ritardi o difficoltà economiche.
Oltre alle misure fiscali, il governo sta anche discutendo la possibilità di introdurre una legge per finanziare interventi sui territori. Secondo alcune ipotesi, il tesoretto che potrebbe essere impiegato in questi interventi sarebbe di circa 400 milioni di euro.
Tuttavia, la manovra del governo non è stata accolta positivamente da tutti. Oltre alle opposizioni politiche, anche il fronte sindacale critica le misure proposte. La CGIL, uno dei principali sindacati italiani, ha fatto sapere che è pronta a indire uno sciopero generale per protestare contro questa manovra. In particolare, il leader della CGIL, Maurizio Landini, ha criticato la manovra e ha chiesto l’abolizione della legge Fornero, ritenuta responsabile di molti dei problemi attuali del mercato del lavoro italiano.
La situazione rimane quindi fluida e molto dipenderà dalle future decisioni del governo e dal dibattito politico che si svilupperà nelle prossime settimane. Restate connessi per gli aggiornamenti su questa importante questione fiscale.